A cura della Redazione
Si intitola "Italia corrotta, Europa infetta" l´articolo pubblicato da Beppe Grillo sul suo blog (beppegrillo.it). Nel pezzo, il comico genovese, impegnato attivamente con il Movimento Cinque Stelle, che si fa promotore di battaglie per la legalità e di denuce delle cose che non vanno in Italia, parla dell´espansione delle Mafie in Europa, arrivando ad ipotizzare la nascita di Euromafie. E cita anche Torre Annunziata, indicandola come esempio del potere camorristico e collusivo. "Nessuna multinazionale ha le disponibilità finanziarie delle mafie - scrive -. Io sono andato due volte al Parlamento europeo per avvertire i Belli Addormentati di Bruxelles. La prima per chiedere che non fossero più inviati in Italia i fondi europei, pari a circa 9 miliardi all´anno, che in gran parte sono gestiti dalla criminalità organizzata. La seconda per avvertirli che la mafia stava colonizzando l´Europa. Dopo due anni nessuna risposta è pervenuta dalla UE e non possiamo aspettarci che venga dall´Italia. Nel Bel Paese Mafioso i condannati per mafia stanno in Parlamento, le amicizie camorristiche e ´ndranghetiste sono credenziali per incarichi governativi. Il presidente del Consiglio si vanta di aver avuto un pluriomicida di Cosa Nostra in casa e lo chiama eroe, Casini deve il suo elettorato a Cuffaro e Schifani è l´interlocutore del Pdmenoelle. Per salvarsi - conclude Grillo - l´Europa deve nominare un commissario straordinario per l´Italia, se necessario un liquidatore, altrimenti il prossimo presidente europeo sarà eletto a Corleone o a Torre Annunziata".
Torre Annunziata non sarà certo l´Eden, ma neppure la si può paragonare ad una città in cui l´Antistato ha sovvertito il potere dello Stato. Soprattutto dopo l´azione incessante delle forze dell´ordine, che hanno riportato ampie zone della città nell´alveo della legalità. Indubbiamente, il lavoro per recuperare l´intero territorio e ricondurlo a tassi di civiltà "europei" è ancora lungo ed articolato. E´ importante, quindi, non interrompere questo processo di riconversione. Solo allora, forse, Beppe Grillo sarà costretto a scegliere altre città per "colorire" i suoi slogan.