Lo vogliamo dire? I cittadini torresi sono poco abituati ai cambiamenti. Basta invertire il senso di marcia in una strada, o applicare un divieto di sosta in un’altra e immediatamente tutti a lamentarsi. Figurarsi per lo stravolgimento della circolazione nelle strade in prossimità del centro commerciale Maximall Pompeii in occasione della sua apertura. Apriti cielo!
Sui social hanno fatto a gara a chi pubblicava più foto o video del blocco del traffico verificatosi ieri lungo via Plinio, via Settetermini, piazza Imbriani e via Vittorio Veneto. In realtà era tutto previsto. Con migliaia di auto provenienti da tutto il comprensorio vesuviano e costiero, dirette tutte contemporaneamente allo stesso posto, non era difficile immaginare un blocco totale della circolazione. E non c’era piano di traffico capace di affrontare tale emergenza.
L’amministrazione comunale ha fatto quello che poteva, coadiuvata sicuramente dai tecnici della società IrgenRe, proprietaria del Maximall, sperimentando un piano traffico che solo il tempo dirà se è quello giusto oppure ha bisogno di qualche modifica.
La giornata di ieri, e sicuramente quella di oggi, non sono da prendere ad esempio perché la curiosità è tanta, e tutti hanno voluto e vorranno visitare in questo week end, nonostante il maltempo, quello che è stato considerato il più grande centro commerciale di lusso del Centro-Sud d’Italia.
Nei giorni a venire si avrà sicuramente un quadro più chiaro della situazione, e solo allora si valuterà se apportare o meno modifiche al piano traffico.
Comunque una cosa va detta e su questo non penso ci siano dubbi: con l’apertura di Maximall Pompeii si è riqualificata un’ampia zona della città, con la bonifica di un’area di oltre 200mila metri quadrati fortemente inquinata da amianto, per la presenza dell’ex fabbrica, l’Italtubi, poi Vega Tecnotubi.
Poi ognuno la può pensare come vuole: chi avrebbe voluto che in quell’area venisse creato una grande parco urbano, chi avrebbe preferito un centro sportivo con piscine e palazzetto dello sport, chi un grande parco giochi alla stregua dell’Edenlandia. Tutte ipotesi affascinanti, ma la realtà è un'altra.
La realtà è che due imprenditori, i fratelli Corrado e Paolo Negri, gli stessi che hanno realizzato il Maximall Oplonti di via Andolfi, supportati da un pool di banche, hanno avuto il coraggio e l’intraprendenza di investire circa 200 milioni di euro (387 miliardi delle vecchie lire) nella nostra città con il progetto Maximall Pompeii. E va detto, per onestà intellettuale, che non c’erano progetti alternativi a questo. Certo, lo hanno fatto in vista di futuri profitti, ma la città ne guadagnerà in termini di sviluppo, economia e riqualificazione.
Se poi ci sarà qualche disagio, sta nelle cose. Non si può avere tutto dalla vita...