A cura della Redazione

L’ultima puntata della serie TV “Vincenzo Malinconico, l’avvocato d’insuccesso”, della quale abbiamo pubblicato un editoriale, ha suscitato opinioni contrastanti da parte dei nostri lettori, ma soprattutto gli interventi dell'avvocato Aldo Avvisati, presidente rete di Ospitalità Diffusa - AREV-OD, di Fabio Giorgio, capogruppo del Partito Democratico oplontino, e del prof. Corrado Cuccurullo, sindaco del Comune di Torre Annunziata (in ordine cronologico della ricezione delle mail).

Tutto nasce dal fatto che gli sceneggiatori della fiction, dopo la morte per overdose di una giovane donna, hanno individuato in Torre Annunziata la piazza di spaccio di stupefacenti, a distanza di oltre 30 chilometri dal luogo di ambientazione della storia.

La domanda che ci si è posti è perché proprio Torre Annunziata?

Sull’argomento abbiamo scritto un redazionale dal titolo “Dalla fiction Vincenzo Malinconico una scossa per la nostra città”. Poi c’è stato un proliferare di opinioni giunte in redazione, a partire dall’avvocato Aldo Avvisati, presidente rete di Ospitalità Diffusa - AREV-OD, a seguire Fabio Giorgio, capogruppo del Partito Democratico oplontino, e infine Corrado Cuccurullo,  sindaco del comune di Torre Annunziata.

In questo articolo pubblicheremo la lettera che l’avvocato Avvisati ha inviato alla produzione della serie tv.

La lettera dell'avv. Aldo Avvisati

«"Salerno è una cittadina intricante, in crescita, piena di scorci suggestivi. Torre Annunziata è un'area decadente, sita nell'hinterland napoletano degradato. Salerno è un centro pulsante, abitato da popolazione attiva, culturalmente ben attrezzata e che contribuisce al Pil regionale in maniera consistente. Torre Annunziata è un sobborgo dormitorio, dove la camorra recluta manovalanza per i suoi traffici, priva di ogni interesse culturale, paesaggistico e turistico".

Naturale corollario di tale impostazione per stereotipi non poteva che essere che Salerno è il luogo del Jet set, delle feste in villa e degli scenari mozzafiato mentre Torre Annunziata, con le sue vergogne, è territorio dove allignano spacciatori e criminali di ogni sorta, luogo ideale dove recarsi in trasferta (anche da Salerno) per acquistare stupefacenti e per traffici illeciti di ogni tipo! Spiace constatare che proprio la narrazione di "Malinconico - avvocato d'insuccesso" sia scaduta in un luogo comune su due realtà territoriali neanche poi tanto distanti.

Sì, fa strano, perché la fiction di Malinconico, a modesto avviso dello scrivente, innanzitutto, ha reso merito alla bellezza di Salerno città e della sua provincia ed alla vivibilità che la contraddistingue. E di ciò, per primi, ce ne compiacciamo. Si è resa, altresì, artefice di una encomiabile operazione verità che ha squarciato, tra gli altri, il velo su di una professione ed il suo status, rendendo merito ad operatori della giustizia quali gli avvocati sono, non solo popolati da figure di grido (e di successo) o che possono vantare nel proprio portafoglio pratiche dai nomi altisonanti ma che conducono, talvolta, anche una vita modesta, con qualche difficoltà, ma autentica.

E no, con Torre Annunziata è stato facile affidarsi nuovamente ai clichè e dare in pasto ai 3 milioni e più di spettatori che hanno seguito in tutta Italia l'ultima puntata del 16 dicembre, la notizia che Venere (escort d'alto bordo) si sarebbe recata ad acquistare droga dallo spacciatore di Torre Annunziata, a Torre Annunziata, appunto!

Io non intendo abusare della vostra attenzione ma vorrei solo che possiate, con assoluto rispetto, aggiungere al patrimonio delle vostre conoscenze qualche informazione in più (magari per qualche serie futura).

Torre Annunziata è una cittadina bagnata dal mare (da qualche anno dichiarata balneabile dall'ARPAC), con un litorale composto da una tipica sabbia nera di origine vulcanica. Vi sono presenti gli Scavi di Oplontis - Patrimonio UNESCO, con la sontuosa villa di Poppea. A poca distanza da Napoli, dal cono del Vesuvio, dagli scavi di Pompei e dai tanti altri siti archeologici dell'area vesuviana, dalla costa sorrentina ed amafitana, dalle isole. Mete che proprio da Torre Annunziata possono essere raggiunte agevolmente, grazie alle linee ferroviarie di Trenitalia ed EAV (Circumvesuviana), alla rete autostradale A3, ai collegamenti marittimi dal porto. Questa centralità logistica ha fatto sì che negli ultimi anni si sia registrato un avvio di un flusso turistico sempre più consistente, incoraggiato dalle tante strutture ricettive extra-alberghiere sorte e che hanno ben saputo Accogliere ed Ospitare.

A ciò si aggiunga una rete di servizi che si sta via via sviluppando fatta di ristoranti, pizzerie, lidi balneari, wine-tasting farm (nell'area vesuviana la fa da padrone indiscusso il vino "Lacryma christi"), servizi di noleggio auto e charter per imbarcazioni ed altri ancora. Il tutto in costanza, va detto con fermezza e gratitudine, a partire dal 2008, di operazioni di Polizia e di "intelligence" continue e dalla presenza sempre più costante delle Forze dell'Ordine, che hanno reso più vivibile, rispetto al passato, la cittadina. Ad oggi si presenta più o meno come altri centri posti sulla costa napoletana e salernitana, con la fortuna di essere al centro dell'area archeologica vesuviana, che sempre più appeal esercita sui turisti in tutto il mondo. Certo non è Pollica... ma non è neanche Suburra!

Una nota a margine: siete tutti invitati per svolgere un Tour di dimostrazioni manuali e pratiche...».