«Quando ero ragazzo guardavo sempre in tv I Cavalieri dello Zodiaco, i cui protagonisti diventavano supereroi grazie ad armature, da qui la mia passione per la robotica e gli esoscheletri, dispositivi robotici che permettono alle persone di recuperare o potenziare capacità motorie».

È iniziata così l’intervista al professore universitario Nicola Vitiello, della Scuola Superiore “Sant’Anna” di Pisa.

«Sono nato a Castellammare di Stabia il 31 agosto 1983, ho frequentato le scuole elementari a Boscoreale, le medie inferiori e superiori a Pompei - afferma il professore -, solo perché più vicine alla mia abitazione di traversa Andolfi a Torre Annunziata. Ma sono un torrese doc, orgoglioso della mia città».

Quando gli chiedo notizie della sua famiglia di origine e attuale mi risponde così: «Mio padre Pasquale era un operaio, poi è diventato imprenditore nel settore energetico ed ora gestisce “Motus Pompei”. Mia madre Colomba ha fatto la bidella o, come si dice oggi, la collaboratrice scolastica. Mia moglie Marianna, che ho conosciuto ai tempi del liceo, è una docente di scienze. Abbiamo un figlio di tre anni che porta il nome di mio padre ed è la nostra gioia. Abitiamo a Pontedera, in provincia di Pisa».

Parliamo ora del percorso di studi...

«All’età di 18 anni sono andato via da Torre per inseguire il mio sogno di laurearmi in bioingegneria. Poi ho conseguito il dottorato in biorobotica - continua il professore - e ho iniziato il mio percorso professionale come ricercatore, professore associato e ordinario di bioingegneria all’istituto di biorobotica con sede a Pontedera. Qualche giorno fa sono stato eletto rettore del Sant’Anna».

È stato un traguardo eccezionale, lei sarà il rettore più giovane che abbia avuto la Scuola Superiore Sant’Anna, eletto ad appena 41 anni..

«Ho partecipato come candidato alle votazioni insieme alla mia bravissima collega ed amica Arianna Menciassi e subentrerò l’8 maggio alla rettrice uscente Sabina Nuti. Ringrazio entrambe per il prestigio e l’ottima reputazione che hanno attribuito alla Scuola, spero per i prossimi sei anni di lavorare per affermare ancora di più a livello nazionale e internazionale la Scuola Superiore Sant’Anna».

Il professore Vitiello è coautore di circa un centinaio di articoli su riviste specializzate, coinventore di oltre una ventina di brevetti, è coordinatore di diversi progetti scientifici, alcuni sponsorizzati dall’Inail, e partner di altri a livello italiano ed europeo.

Professore, ci può spiegare più nel dettaglio cosa sono e a che servono gli esoscheletri a cui lei dedica la sua passione fin dalla tesi universitaria?

“Sono dispositivi robotici con o senza motore, che si utilizzano nel caso di pazienti colpiti da lesioni al sistema nervoso centrale o di persone che fanno lavori particolarmente gravosi e pesanti. Possono essere connessi al sistema nervoso centrale attraverso l’interfaccia cervello-computer».

Oltre alla passione per la robotica lei ha anche una grande passione per il calcio.

“È vero, sono un supertifoso del Napoli (si vede anche dalla foto che ha su Whatsapp e che riporta il murale di Maradona ai Quartieri Spagnoli, ndr), un estimatore di Conte e De Laurentiis, e mi dispiace solo di non poter seguire le partite del Savoia, purtroppo per la lontananza da Torre Annunziata».

Vuole aggiungere qualcosa all’intervista?

«Sì, vorrei esprimere la mia gratitudine ai miei genitori per avermi sempre incoraggiato a perseguire i miei obiettivi e a mia moglie per la quale ho una grande ammirazione per avermi supportato in ogni momento della mia carriera».