«Caro Maestro Renato Carosone, desideriamo ringraziarla per l’immenso patrimonio che ci ha donato. La sua musica non è stata solo la celebrazione del ritmo e della melodia, ma anche una vera e propria rivoluzione, un incontro unico tra tradizione e innovazione creando un linguaggio universale che ha attraversato i confini. Lei ha saputo trasformare la musica popolare in un fenomeno di portata internazionale, proponendo una Napoli e un’Italia che cercavano di reinventarsi e risollevarsi dalle macerie della seconda guerra mondiale».
“Canta Napoli alla Carosone”, evento-spettacolo che la “Achille De Luca Entertainment” ha proposto ieri sera al Teatro “Di Costanzo-Mattiello” di Pompei inizia così, con un sentito messaggio di ringraziamento ad un autentico ed irripetibile genio della storia della musica. Una overture che ha indirizzato il caloroso pubblico presente (ancora un sold out!) verso una serata ricca di spunti artistici. Asse portante dello spettacolo la band capitanata dal maestro Giancarlo Vorzitelli (pianoforte e voce), a cui è stata affidata la direzione musicale, e composta da Cristian Capasso (contrabbasso), Gigi Patierno (fiati), Antonio Muto (batteria) e Emidio Ausiello (percussioni).
Ovviamente tutte le hit più famose di Carosone hanno dominato in un evento intenso, coinvolgente e variegato. Questa volta Achille De Luca ha scelto di essere affiancato da una voice over nella conduzione. Una sorta di “Google-Siri-Alexa” che ha contribuito a creare siparietti anche di comicità involontaria dovuti essenzialmente alla tendenza naturale di Achille di non rispettare testi e scaletta che la consueta, sapiente regia di Gigi Ragone gli prepara. A proposito, la voice over è stata prestata da Giovanni Caso, attore e musicista torrese che si è calato con ironia e professionalità nel ruolo.
Ad inizio spettacolo sul ledwall è comparso un messaggio di Gigi D’Alessio che ha voluto salutare e abbracciare virtualmente il suo amico Achille De Luca per diversi anni road manager del cantautore napoletano.
E’ stato uno show piacevolmente policromatico con incursioni coreografiche a cura della ASD Equilibrium di Chiara Leveque e quadri teatrali con performance degli attori Antonella Amitrano, Anna Vitiello ed Enzo Tortora. L’irruzione sul palco per due volte dell’attore comico partenopeo Angelo Di Gennaro ha travolto letteralmente la platea con la sua irresistibile ironia.
Renato Carosone è stato rielaborato e riproposto con tatto e rispetto dal maestro Giancarlo Vorzitelli, senza peraltro svilirne l’immenso e sontuoso patrimonio artistico. I suoi toreri, sarracini, americani, maruzzelle, sonnambule, guaglioni, sono stati disegnati, raccontati e sonorizzati con attenzione profonda. Un percorso artistico sensibile, appassionato, a tratti anche molto intimo, realizzato grazie alle stupende voci di Francesco Malapena, Francesca Maresca, Maurizio Filisdeo, Ignazio Laiola.
“Canta Napoli alla Carosone”, nella tradizione dell’impegno di solidarietà della “Achille De Luca Entertainment”, ha trattato anche tematiche sociali come l’indifferenza, la capacità dell’uomo a restare distaccato dalle sofferenze altrui provocate dalla povertà. Un fenomeno che, purtroppo, si è radicato profondamente nel nostro quotidiano. Parte dell’incasso dello spettacolo di ieri sera contribuirà all’ammodernamento dell’orfanotrofio Kariobangi’s Outreach di Nairobi (Kenya), progetto a cura dell’associazione Rotaract by Rotary International. Il presidente della sezione di Torre Annunziata, Marco Russo, ha spiegato la genesi dell’iniziativa: «E’ un progetto partito un anno fa e sposato subito da tutti i soci del Rotaract torrese. Sono nato a Nairobi e conosco le precarie condizioni igienico-sanitarie di quell’orfanotrofio. E’ anche sede di una scuola primaria. Il nostro obiettivo è quello di dotare la struttura di una cucina attrezzata. Lo stiamo raggiungendo attraverso la solidarietà riscontrata sul nostro territorio con iniziative come lo spettacolo di questa sera. Grazie a tutti».