A cura della Redazione

Si conclude il progetto “Il Pranzo della Speranza” dell’Associazione Don Pietro Ottena sostenuto da Intesa Sanpaolo, attraverso il Programma Formula, in collaborazione con CESVI.

L’obiettivo è stato quello di potenziare e di rendere più sostenibile il servizio mensa per chi si trova oggi in una situazione di bisogno o di emarginazione. Il progetto è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da luglio a settembre 2023 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.

In tre mesi, sono stati raccolti oltre 151.000 euro grazie alle contribuzioni di cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo. Il progetto Il Pranzo della Speranza ha permesso di dare continuità a un servizio diventato vitale ed essenziale per tutta la comunità, potenziare la capacità di risposta al bisogno dei più fragili e ottimizzare l’impatto energetico della struttura nel rispetto dell'ambiente. L’installazione di un impianto fotovoltaico da 20 chilowatt di picco (kWp) consente infatti di rendere il servizio mensa ancora più sostenibile sia dal punto di vista energetico che ambientale.

L’associazione prevede inoltre, in futuro, di potenziare i percorsi di reinserimento sociale in collaborazione con i Tribunali del territorio per offrire a persone che hanno commesso reati l’opportunità di riscatto umano e sociale, aiutando i più deboli: un circuito virtuoso che crea dignità e riscatto per tutti.

Nel dettaglio, i fondi raccolti hanno permesso di finanziare:interventi di ristrutturazione della sala mensa;il rifacimento della cucina; l’acquisto di un frigorifero e di una lavastoviglie grazie alla quale avere un impatto ambientale zero, azzerando l’utilizzo della plastica e i relativi costi; e infine, l’installazione di un impianto fotovoltaico da 20 kWp.

Il progetto ha raggiunto tutte le persone che chiedono soccorso alimentare, i poveri e chiunque si trovi in una situazione di bisogno o di emarginazione, nelle province di Napoli e Salerno e in particolare nei Comuni di Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase, Torre del Grego, Pompei e Scafati. In totale sono stati offerti 150 pasti giornalieri su una popolazione totale di oltre 238mila persone (dati Istat 2020), includendo famiglie, persone sole e senza fissa dimora tra cittadini italiani e stranieri.

Grazie al progetto, 50 volontari della comunità (tra i 16 e i 90 anni), 4 giovani del Servizio Civile Universale (tra i 18 e i 29 anni) e 10 persone in percorsi di reinserimento sociale (adulti e minori) hanno avuto l'opportunità di fare esperienza di volontariato sociale sul territorio.

Luigi Cirillo, Presidente dell’Associazione Don Pietro Ottena APS e coordinatore del progetto “Il Pranzo della Speranza” racconta: “Questo progetto ha permesso una riqualificazione completa di tutti i locali della mensa che non avevano lavori di ristrutturazione così ampi da oltre 30 anni, permettendo agli ospiti di essere accolti e serviti in modo ancora più amorevole ed adeguato. Questi lavori di ristrutturazione permetteranno anche di aumentare il numero di pasti che si possono preparare e quindi il numero di ospiti e famiglie che possiamo sostenere. Abbiamo inoltre provveduto ad installare un impianto fotovoltaico da 20Kw che renderà la nostra struttura non solo autosostenibile da un punto di vista energetico ma anche più green cercando di eliminare completamente tutta la plastica che utilizziamo. Per chi come me c’era quel primo giorno dell’8 dicembre del 2002 con il fondatore don Pietro Ottena, è un sogno vedere dove oggi la mensa è arrivata. Nel corso di questi 20 anni, sotto la guida di don Pasquale Paduano, siamo passati dall’aprire una volta a settimana a funzionare 365 giorni all’anno, siamo passati dal distribuire pochi pasti agli avventori a diventare un punto di riferimento per chi ha bisogno e necessità in città e nel circondario. Ringrazio infinitamente tutti i volontari che in questi anni si sono avvicendati, soprattutto chi oggi non è più con noi, ringrazio gli ospiti che si sono susseguiti per ciò che ci hanno donato e per ciò che ci hanno insegnato ed inoltre ringrazio tutte le persone che direttamente ed indirettamente hanno sostenuto, sostengono e continueranno a sostenere questa bellissima realtà”.

“Con questa raccolta di fondi abbiamo contribuito al raggiungimento di un obiettivo che ci sta molto a cuore, dare un pasto a chi ne ha bisogno. Nel 2024, nel territorio di competenza della direzione regionale abbiamo raccolto circa 300 mila euro a sostegno dei progetti di impatto sociale, a dimostrazione di quanto il nostro Gruppo sia sempre vicino alle famiglie che vivono un disagio - afferma Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo - Con il programma Formula, che supporta iniziative dedicate a famiglie in situazioni di difficoltà, Intesa Sanpaolo conferma la propria vocazione di banca d’impatto, leader nelle iniziative di inclusione e sostenibilità”.

“Dal 2021, il Programma Formula ci vede come partner strategico di Intesa Sanpaolo nel selezionare le migliori progettualità in tutta Italia, con l’ambizione di perseguire cambiamenti sostenibili ed inclusivi. Attraverso Formula, vengono sostenuti progetti sui temi di: emergenza e povertà; supporto sanitario e fragilità; inclusione sociale e Welfare di comunità; educazione, formazione e orientamento; rigenerazione urbana e ambientale; e conservazione del patrimonio culturale. Ad oggi, abbiamo ottenuto dei risultati significativi con oltre 160 progetti sostenuti e più di 18 milioni di euro raccolti. Formula è la dimostrazione di come il connubio tra i mondi non profit e profit possa rispondere alle tematiche territoriali, sociali e ambientali, in maniera mirata ed efficace”, dichiara Roberto Vignola, Vice Direttore generale di CESVI.