La notte bianca a Torre Annunziata è stata aperta da un’iniziativa per celebrare il centenario della storica partita per lo scudetto, tra il Savoia e il Genoa: il 7 settembre 1924.

"Questa manifestazione è stata un’occasione non solo per ricordare quella leggendaria sfida - ha affermato il sindaco Corrado Cuccurullo - , ma anche per riflettere sulla nostra identità e storia, per rivalorizzarla, riscrivere il nostro presente e immaginare il nostro futuro”. Poi ha sottolineato il fatto che la Torre Annunziata del 1924, l’anno in cui la nostra città ebbe il primato in Italia per la produzione della pasta, fu molto accogliente verso la squadra ligure e quella del 7 settembre non fu solo una giornata dedicata al calcio ma anche un momento di festa per tutti i Torresi.

“Bisogna far conoscere alle nuove generazioni la nostra storia - ha concluso il primo cittadino - partendo proprio da quella sfida, magari con un documentario, e che anche lo sport può essere un efficace strumento di integrazione e di riscatto per una città lacerata”.

Nel dibattito è intervenuto poi Raffaele Schettino, attuale direttore del quotidiano Metropolis, autore nel 2000, insieme a Giuseppe Lucibelli e Chrystian Calvelli del libro "Savoia. Storia e leggenda dall’Oncino al Giraud”, ricordando il prestigioso percorso nel tempo della squadra dei Bianchi, inquadrando quella famosa partita nel contesto storico del tempo, quando a Torre Annunziata il clima di violenza del regime fascista era sfociato tre anni prima nell’assassinio  del sindacalista socialista Diodato Bertone.

Il presidente della Casa Reale Holding Nazario Matachione ha affermato che intende mettere tutta la sua passione e disponibilità finanziaria al servizio dei Bianchi per lasciare un segno tangibile del suo impegno nello sport e nella città.

Gigi De Canio, allenatore del Savoia dal 1993 al 1995 e protagonista della storica promozione in C1, ha apprezzato l’intervento di Matachione, ma gli ha chiesto di non promettere traguardi troppo ambiziosi (la serie A in 5 anni) e piuttosto di programmare il futuro con senso di realtà per non deludere poi i tifosi.

Altro intervento quello del rappresentante del Genoa calcio che ha ricordato quell’evento sportivo visto dall’angolazione della squadra ligure, affermando che fu veramente una bella giornata di sport in mezzo al calore umano dei tifosi savoiardi e genoani.

Il senatore Orfeo Mazzella, nel suo itervento, ha affermato che lo sport e il turismo possono essere un volano di rinascita per la nostra città, se inquadrati in un contesto di legalità e trasparenza.

La manifestazione si è conclusa con un ricordo molto emozionante. Il primo cittadino dona alla famiglia di Vincenzo Pinto, decano dei giornalisti sportivi torresi scomparso lo scorso ottobre, una maglia del Savoia con il numero 10  che ha occupato - per tutta la durata del dibattito - una sedia riservata alla stampa.

L'evento è stato condotto dal giornalista Massimo Corcione, che ha fatto da trait d’union tra i vari interventi.