“Mike Buongiorno chiuse la stagione del Lido Notte Club a Torre Annunziata, poi ci fu il colera nel 1973...”.
Con queste sue parole si è conclusa l’intervista a Enrico Giancarlo Cosma, storico gestore del Lido Azzurro, delle Terme Nunziante e, per un breve periodo, del Lido Notte Club.
Ma cominciamo dall’inizio, dalla sua nascita a Salerno il 24 luglio del 1937. “Mio padre Enrico era un maresciallo di polizia e nel 1947, quando avevo dieci anni, fu assegnato alla caserma di Torre Annunziata e purtroppo assassinato in quell’anno. A lui e al brigadiere Domenico Porpora, anche lui ucciso da un malvivente, è stata dedicata una lapide all’interno del comando di Polizia della nostra città. Giuseppe, Il figlio di Domenico Porpora, è poi diventato addirittura Capo della Polizia negli anni Ottanta (in alto, la foto della lapide) ".
Il ricordo di suo padre è ancora molto vivo nella mente di Giancarlo, nonostante i suoi quasi 88 anni, portati però benissimo.
“Mi iscrissi al liceo - continua GIancarlo - e, dopo aver conseguito la maturità scientifica, all’università, alla facoltà di giurisprudenza, ma dopo aver sostenuto qualche esame lasciai gli studi e mi dedicai alla musica”.
Quindi lei prima di diventare un imprenditore ha fatto parte di una band?
”Sì, ci facevamo chiamare La Show band from Capri e suonavamo al Circolo Forestieri di Sorrento. Io suonavo la chitarra basso ed ero il manager del gruppo”.
La sua esperienza da musicista si è conclusa così?
“No, ricevemmo una proposta di suonare in un albergo sul lago di Costanza e nell’arco di un decennio, dal 1961 e il 1970 ci siamo esibiti in vari Paesi europei”.
Come mai è poi diventato il proprietario del Lido Azzurro?
“Ero ad Amburgo, mi venne a trovare Sandro, figlio di Luigi Manzo, il fondatore del Lido Azzurro scomparso nel 1964, e mi propose di acquistarlo perché aveva ricevuto dal pittore Renato Guttuso la proposta di aprire a Roma una galleria di quadri, e lui aveva accettato. Essendo il miglior amico di Sandro, decisi di aderire alla sua richiesta e diventai il proprietario del Lido Azzurro e delle Terme Nunziante nel 1971”.
Che ricordi ha del Lido Notte Club?
“L’ho gestito solo per tre anni dal 1971, vi ho incontrato e conosciuto in precedenza, quando ritornavo durante i periodi di vacanza e vi suonavo anche con il mio complesso, Rita Pavone, Patty Pravo, Fred Bongusto, Peppino di Capri ed altri, poi nel 1973 terminò questa straordinaria avventura”.
E lei comunque continuò a gestire il Lido Azzurro...
“Certo, fino al 2000, quando poi ho deciso di tenermi solo le Terme. Ricordo che quando chiuse il pastificio Voiello, la famiglia, che era mia cliente, mi regalò del legno pregiato con il quale costruii una ventina di cabine-chalet. E lì, nel Lido Azzurro c’è ancora la biga del film “Ben Hur” che Dino De Laurentiis regalò a Luigi Manzo quando ricevette il premio “Ippocampo d’oro”. Purtroppo ne è stata poi rubata la testata”.
Ed ora a gestire le Terme Vesuviane Nunziante c’è suo figlio David.
”Sì, dal 1971 sono trascorsi 53 anni ed io già dal 2007 ho ceduto la proprietà a mio figlio”.