Dopo circa 9 anni, l’imprenditore farmaceutico Nazario Matachione è stato scagionato dall’accusa di corruzione. La sentenza di assoluzione è stata emessa dal giudice Antonello Anzalone, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero, secondo il quale “non sono emersi elementi atti a dimostrare l’esistenza di un gruppo criminale organizzato che aveva il fine di alimentare un sistema di corruzione”.
Quindi secondo il pm le parole dell’ex moglie di Matachione non hanno trovato riscontro nei fatti. Le accuse, infatti, si fondavano sul teorema secondo il quale l’imprenditore favoriva i medici di base (fitti e spese professionali) che in cambio provvedevano ad indirizzare i loro pazienti verso le sue farmacie.
In conclusione Matachione esce completamente pulito da tutte le accuse che gli erano state mosse nel corso del decennio scorso. Da quella di corruzione nei confronti di un ufficiale della Guardia di Finanza, per la quale subì anche l’onta del carcere, a quella di evasione fiscale (un super perito concluse che l’imprenditore non aveva evaso il fisco). Per finire con la sentenza di qualche giorno fa che lo scagiona dall’accusa dell’ex moglie.
Misurate le parole dell’ex re delle farmacie che pubblica un post sulla sua pagina Facebook: “Ora lo posso dire, è finito un incubo durato 9 anni. Per cosa? Per poi dire scusate ci siamo sbagliati? Ma va bene così… l’importante che almeno è emersa la verità. Un ringraziamento particolare va prima ancora al mio amico avvocato Elio D’Aquino che mi ha sostenuto in tutte le mie vicende, e all’avvocato Francesco Maria Morelli, che in questa vicenda ha dato l’anima”.
Nel frattempo Matachione si è rialzato con la sua nuova attività aggiudicandosi uno dei premi più prestigiosi a livello internazionale per il progetto Flogap (integratore alimentare ad azione infiammatoria). E così chiude il suo post: “Va bene celebrare il successo ma è più importante prestare attenzione alle lezioni di fallimento”.