Il presidente Sergio Mattarella in visita all’Università di Lund in Svezia, una delle più prestigiose e antiche d'Europa. Tra il numeroso pubblico presente, anche il ricercatore di Torre Annunziata Fabio Cristiano, che da oltre un decennio vive a Lund ed insegna alla facoltà di Scienze Politiche, “Relazioni Internazionali” presso il rinomato Ateneo scandinavo. La sua famiglia, i genitori ed un fratello, abitano in via Gambardella.
Cristiano ha rivolto il saluto al Presidente in nome dei ricercatori italiani che esercitano la loro attività presso l’Università di Lund.
«Nella narrazione comune i cervelli in fuga sono delle vittime di un sistema che non sa trattenerli - ha detto il prof. Cristiano rivolgendosi a Mattarella -. Con l’imbabarimento del dibattito e dell’azione pubblica italiana, la nostra “fuga” deve essere, invece, testimonianza di quei valori democratici e repubblicani che il nostro Paese rappresenta, e di cui il Presidente è baluardo indispensabile».
L’intervento di Mattarella ha messo in risalto la fase complessa che attraversa l’Europa, con l’attuale crisi economica, i sentimenti di lontananza dei cittadini dalle Istituzioni, la Brexit. «Ci vuole più Europa - ha affermato il Capo dello Stato - per garantire lavoro, parità di genere, libera circolazione delle persone. Creare un’azione più stretta tra i popoli d’Europa, con l’assunzione di decisioni sempre più vicine ai cittadini, secondo il principio di sussidiarietà. Non siamo un’unione doganale, né un sorta di comitato d’affari».
(Nella foto di repertorio, Cristiano è il terzo da sinistra)