Ad una svolta la questione degli ex lavoratori della Metalfer, che in questi giorni avevano inscenato una protesta con un sit-in nella stanza del sindaco Vincenzo Ascione nella sede comunale di via Provinciale Schiti. Lo stesso primo cittadino aveva informato della vicenda il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il Prefetto di Napoli.
Dalla Regione è arrivata imediata la risposta: gli assessori alle Attività Produttive e al Lavoro, Antonio Marchiello e Sonia Palmeri, hanno convocato per mercoledì una riunione alla quale parteciperanno il sindaco Ascione, gli ex lavoratori della Metalfer e le organizzazioni sindacali.
La protesta era iniziata mercoledì mattina, quando una trentina di ex operai dello stabilimento torrese aveva occupato la stanza del sindaco per sensibilizzare l'Amministrazione comunale nei confronti di un problema che si trascina da anni. Con il fallimento della Metalfer, 84 lavoratori persero il posto di lavoro. La società Tess, in seguito, acquistò i capannoni di via Terragneta e pubblicò un bando per la loro vendita con una clausola di salvaguardia per la maestranza: chi avrebbe acquistato l'area di circa 40 mila metri quadrati aveva l'obbligo di stabilizzare in tutto o in parte i lavoratori licenziati.
Il bando di gara non ebbe alcun riscontro. Succesivamente la Tess fu messa in liquidazione e l'ex Metalfer acquistata dalla Regione per 5 milioni di euro.
Il resto è storia recente. L'Ente di Santa Lucia concede in locazione l'area per la delocalizzazione del mercato dei fiori da Pompei a Torre Annunziata, ma nel contratto stipulato con la società di gestione scompare la clausola di salvaguardia per gli 84 lavoratori.
Mercoledì si aprirà una nuova fase di contrattazione tra le parti. «Finora ci siamo accontentati delle promesse - affermano i sindacati - ora invece pretenderemo che tutto quanto venga deciso sia verbalizzato e sottoscritto».
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