Il filo della solidarietà lega Torre Annunziata al Burundi. Dalla città oplontina, infatti, coordinate da Don Pasquale Paduano - parroco del Santuario dello Spirito Santo e della Immacolta Concezione -, partono le operazioni di raccolta fondi per la realizzazione in quella desolata parte dell’Africa di un orfanotrofio che potrà presto dare alloggio, speranze e forse un futuro a decine di bambini abbandonati a sé stessi.
Proprio per riuscire a raccogliere abbastanza da poter portare a termine l’opera, nei pressi della Chiesa del Carmine è stato ora aperto un nuovo Charity Shop che si affianca a quello già presente in corso Garibaldi (vico di San Gennaro).
A tale scopo, l’Arciconfraternita dei Santi Agostino e Monica e la Reale Arciconfraternite del Santissimo Sacramento hanno infatti messo a disposizione e ristrutturato, dopo un lungo periodo di chiusura, l’ambiente di vendita di quello che una volta era uno dei negozi simbolo del corso cittadino, situato proprio a lato della Chiesa del Carmine.
Il nuovo punto per le vendite di beneficenza ha aperto i battenti il 21 ottobre scorso, vigilia della festa della Madonna della Neve. All’ingresso campeggia un cartello che dice tutto: “Qui non si compra: si regalano sorrisi”. Nel negozio, fra scaffali e vetrine, sono esposti in vendita a prezzi abbordabilissimi oggetti di arredamento, presepi, vestiti, monili, oggetti per la casa, e idee regalo di ogni tipo. Tutto frutto di donazioni. E il ricavato di ogni vendita confluirà nel “salvadanaio” destinato a raccogliere i fondi per l’orfanotrofio di Gitega.
Fino ad oggi altre raccolte, cene di beneficenza e simili iniziative, hanno consentito di raggranellare 30mila euro, soldi già investiti nella prima parte dell’opera nel corso di tre anni di lavoro. «Per portare a termine il tutto ne servono almeno altri 20mila - spiega Don Pasquale - ma confidiamo che con le vendite che riusciremo a fare di qui a Natale potremo mettere da parte un’altra consistente quota del necessario».
«Il progetto è molto ambizioso - commenta Alfredo Cutrupi, fratello superiore dell’Arciconfraternita dei Santi Agostino e Monica, che sostiene fortemente l’iniziativa anche dal punto di vista concreto - e si colloca esattamente nel solco della mission delle Arciconfraternite, che è quella delle opere di carità. I torresi, con l’apertura di questo nuovo Charity Shop, potranno avere l’occasione di acquistare regali per le ormai imminenti festività natalizie a prezzi molto convenienti, con la consapevolezza che allo stesso tempo staranno contribuendo a un progetto veramente meritevole»
A realizzare il progetto per l’edificazione dell’orfanotrofio è stata Suor Capitolina, sorella superiora della comunità di circa 40 religiose presenti a Gitega, la “Compagnia del Buon Pastore”. Suor Capitolina, infatti, laureata in architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, ha colto con gioia l’opportunità di mettere le proprie competenze tecniche al servizio del programma che darà una casa agli orfani del popoloso centro del Burundi.
E mentre in Africa le “consorelle” lavorano alla parte “edificatoria” del progetto, a Torre Annunziata un altro gruppo tutto al femminile si adopera per raccogliere i fondi necessari a portarlo a termine: sono le numerose volontarie che, coordinate da Sonia Guarro, stanno affiancando Don Pasquale Paduano nella gestione delle attività di carità. Il tutto sotto l’egida della onlus “Don Pietro Ottena”, che garantisce un rigoroso controllo sull’intero iter di raccolta dei fondi e del loro inoltro in Africa attraverso i canali giusti.
«Lanciamoci una sfida di amore e solidarietà - commenta Lucia Correale, "superiora" del SS. Sacramento - e diamoci un traguardo importante: contribuiamo tutti alla raccolta acquistando nel nuovo Charity Shop. E invitiamo i nostri cari e i nostri conoscenti a fare altrettanto. A Natale, poi, tireremo le somme e potremo condividere la gioia di sapere di aver fatto qualcosa di concreto per rendere un po’ migliore il nostro mondo».
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