Una risposta forte per scongiurare il ritorno ad un triste passato. Il presidio oplontino di Libera - l'associazione contro le Mafie - si mobilita a seguito degli episodi di cronaca che hanno interessato di recente Torre Annunziata. Tra arresti e maxi sequestri di droga effettuati nelle ultime settimane dalle forze dell'ordine, lo spettro di una città di nuovo "preda" della camorra sembra rimaterializzarsi in un istante. Ma così non deve essere. E così, Don Ciro Cozzolino, parroco della SS. Trinità e referente cittadino di Libera, chiama a raccolta cittadini e Istituzioni per un «momento di impegno e consapevolezza», scrive in una lettera aperta alla comunità torrese.
Martedì 9 ottobre, alle 18, presso il salone della Basilica della Madonna della Neve, si terrà un'assemblea pubblica per riaffermare «l’impegno unanime e concreto per la giustizia, la legalità e contro ogni forma di corruzione, malaffare e criminalità, organizzata e non». Una iniziativa che prende spunto «anche ma non solo» dal «ritrovamento di alcune scritte inneggianti alla camorra, dalle operazioni di ordine pubblico che hanno portato all’arresto di diverse persone e da diversi atti di violenza che si perpetuano verso i giovani della nostra città ad opera di altri giovani che, assumendo atteggiamenti violenti, intendono affermare la loro autorità sul territorio».
Don Ciro Cozzolino si rivolge non solo ai cittadini ma invita a partecipare anche il sindaco, gli assessori, i consiglieri comunali, il Prefetto, il Questore, la Magistratura, l'Avvocatura, le forze dell'ordine, gli studenti, le parrocchie. Al termine dell'incontro, ci sarà una passeggiata simbolica attorno a Palazzo Fienga, l'ex roccaforte dei Gionta. Un "simbolo" di ciò che è stato e che non dovrà più essere.
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