Palazzo Fienga entrerà a far parte del patrimonio comunale, in qualità di bene indisponibile. L'Amministrazione di Torre Annunziata ha avanzato infatti la richiesta all'ANBS, l'Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, di acquisire il fabbricato situato in via Bertone, per decenni roccaforte del clan camorristico dei Gionta.
L'edificio fu sgomberato nel gennaio 2015 con una imponente operazione di Polizia. Le successive sentenze, l'ultima delle quali quella della Corte di Cassazione datata settembre 2017, hanno decretato la definitività della confisca con conseguente devoluzione del bene all'Erario dello Stato sotto la gestione dell'Agenzia.
Il Comune oplontino - su proposta dell'assessore al Patrimonio, Emanuela Cirillo - ha inoltrato la manifestazione di interesse all'ANBS al fine di utilizzare il fabbricato - attualmente disabitato ed inagibile a causa delle precarie condizioni strutturali - per la «realizzazione di servizi e progetti con finalità sociali e rivolti prioritariamente alle fasce svantaggiate della popolazione oppure, in alternativa, utilizzarli per uso sociale a favore della collettività», si legge nella delibera approvata in giunta.
Si avvia dunque l'iter burocratico per la riqualificazione dell'immobile, che potrebbe rappresentare un punto di partenza per la rinascita urbanistica e sociale del Quartiere Carceri.
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