ll Comune di Torre Annunziata parteciperà al bando (emanato con decreto del Presidente del Consiglio il 15 ottobre scorso) per l’inserimento nel Piano Nazionale della riqualificazione sociale e culturale per le aree degradate. L’obiettivo dell'Amministrazione comunale del sindaco Starita è quello di recuperare l’area della Real Fabbrica D'Armi.
La decisione è stata presa nel corso della Giunta su proposta dell’assessore Fausta Antonella Cirillo.
«E’ un’opportunità che non possiamo perdere - dice l’assessore - che consentirà di riportare all’antico splendore la Real Fabbrica d’Armi e dotare la città di un centro culturale, migliorando la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. Il recupero dello Spolettificio, correlato tra l’atro alla presenza di importanti siti archeologici riconosciuti dall’UNESCO come la Villa di Oplontis, è una grande occasione di sviluppo, in rapporto anche alla vicinanza con Pompei, e con gli scali turistici portuali. Da parte dell’Amministrazione delle Forze Armate e dell’Agenzia del Demanio - conclude Cirillo - c’è la volontà di procedere al trasferimento operando i dovuti passaggi burocratici previsti dalla legge».
Il progetto prevede il recupero della parte più antica dell’intero complesso militare (l'area storica vanvitelliana) e il finanziamento richiesto è di circa 2 milioni di euro. Nelle intenzioni dell'esecutivo cittadino, l'area dovrebbe essere trasformata in un vero e proprio polo museale, con la possibilità di ospitare al suo interno i reperti dell'antica Oplontis, tra cui i famosi Ori rinvenuti nella Villa di Luciusi Crassius Tertius (conosciuta come Villa B)..
«L'Amministrazione - conclude Cirillo - esprime un particolare apprezzamento per gli uffici comunali ed in particolare al dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale, l'ing. Giuseppe D'Alessio, al dirigente Porfidio Monda e all'architetto Giacomo Cuccurullo per l'impegno profuso nelle attività necessarie per la partecipazione al bando».
LA STORIA La Real Fabbrica d´Arm è un unicum architettonico di inestimabile valore. Fu realizzata per volere di Carlo di Borbone nel 1757, ed iniziata, nel 1758, dall'architetto Sabatini, allievo di Vanvitelli, a cui è attribuito il disegno che fu alla base della costruzione del primo nucleo della fabbrica. Tale nucleo si articola intorno a due cortili, il primo dei quali è circondato da fabbricati su due piani mentre il secondo da costruzioni a pian terreno che costituivano le officine e i luoghi di lavoro. La costruzione fu completata nel 1760 da Ferdinando Fuga. La fabbrica iniziò lattività nel 1761. La produzione di fucili cessò definitivamente nel 1901.