Il sindaco di Torre Annunziata, Giousè Starita, ha deciso di far sfilare dinanzi al corteo del 22 Ottobre, che accompagnerà la tradizionale processione della Madonna della Neve lungo le strade cittadine, i familiari delle vittime innocenti di camorra. Come ogni 22 ottobre, anche quest'anno la processione sarà ripresa in diretta da una nostra webcam posizionata nei pressi del comune di Torre Annunziata (in home page cliccare sull'icona webcam posizionata in alto a destra).
Una scelta, quella dettata da Starita, per rinsaldare il senso forte di appartenenza della comunità e manifestare, così, la vicinanza delle Istituzioni e l'impegno dell'intera città contro qualsiasi forma di sopraffamazione criminale.
Saranno dunque i parenti di coloro che hanno perso la vita da innocenti sotto ad indossare la fascia tricolore. Tra loro sicuramente Carmela Sermino, la vedova di Giuseppe Veropalumbo, ucciso da un proiettile vagante la sera del 31 dicembre 2007.
Un plauso alla decisione di Starita giunge da Michele Del Gaudio, referente cittadino dell'associazione contro le Mafie "Libera".
«È una testimonianza di comunione fra l’intera città e persone che, a causa dei loro comportamenti o casualmente, sono state assassinate dai criminali, ma continuano a vivere perché le ricordiamo, ne parliamo, ci emozioniamo per loro e con loro - ha affermato l'ex magistrato -. Luigi Cafiero, Luigi D'Alessio, Francesco Fabbrizzi, Costantino Laudicino, Raffaele Pastore, Matilde Sorrentino, Luigi Staiano, Giuseppe Veropalumbo, Rosa Visone, Giancarlo Siani, napoletano adottato da Torre Annunziata, sono i colori del nostro agire, ci impongono non solo la Memoria, ma anche l’Impegno. Quello che assumiamo da quest’anno è di impedire ogni forma di inchino dell’effigie della Madonna della Neve nei confronti di chicchessia. Quel Quadro è simbolo religioso e laico - prosegue Del Gaudio -, unisce la comunità cattolica e tutta la città, è sacrilego ed ignobile che renda omaggio a singoli o gruppi, di fedeli o cittadini, ancor di più se si tratta di delinquenti. Ecco perché Libera chiede alle autorità religiose, civili, militari, alla popolazione tutta di interrompere immediatamente il corteo in onore della Patrona, qualora si verifichi la vile consuetudine degli anni scorsi. In questo periodo in cui i boss fanno udire e vedere ostentatamente la tracotanza del loro presunto potere - conclude -, Torre può dare prova della sua condanna, inequivocabile e perentoria, contro la malavita organizzata».