I giudici della prima sezione del Tar Campania hanno accolto il ricorso presentato dai comitati civici per l’acqua pubblica, da Federconsumatori e da alcune amministrazioni comunali delle province di Napoli e Salerno, annullando i conguagli tariffari richiesti dalla Gori per il recupero delle partite pregresse ante 2012.
Il deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo, da tempo al fianco dei comitati civici per l’Acqua Pubblica, afferma: “Il M5S ha schierato tutte le sue forze contro le bollette pregresse e questa sentenza dimostra che ci avevamo visto lungo, anche in questo caso. Abbiamo scritto all'AEEG, in tutti i 76 comuni gestiti da Gori abbiamo avviato una petizione popolare che è stata depositata in Regione Campania ad aprile ed ancora abbiamo predisposto un reclamo gratuito per i cittadini. Il caso delle “bollette pazze” è finito sia in Parlamento, dove abbiamo depositato un’interrogazione, sia nei territori, grazie alle decine di incontri organizzati per supportare le battaglie legali dei cittadini”. In Regione, inoltre, il Movimento Cinque ha depositato una mozione, attualmente in discussione in Commissione Ambiente, per chiedere di liquidare Gori. "Oggi la situazione di solvibilità della GORI - aggiunge Gallo - si aggrava ancora di più ed è sempre più urgente chiederne la liquidazione per recuperare il possibile dal socio privato che è l'unico che pagherebbe i costi di questa operazione, come è giusto che sia”.
Accogliendo il ricorso, il Tar Campania ha dichiarato la “nullità” delle deliberazioni commissariali impugnate ed ha accolto in pieno tutte le obiezioni sollevate rispetto alla illegittimità degli atti posti in essere dal Commissario Straordinario di ATO3.
(comunicato M5S)