Ok alla bonifica dell'ex area Italtubi a Torre Annunziata. La svolta, dopo sette anni di attesa, è arrivata dalla conferenza di servizi convocata in Regione Campania nei giorni scorsi.
L'intera zona che un tempo ospitava l'azienda siderurgica in via Plinio sarà liberata dai rifiuti ed in particolar modo dall'amianto, che in tutto questo tempo ha continuato ad inquinare il sito suscitando le proteste dei cittadini, preoccupati dall'innalzamento del tasso di mortalità per tumori alle vie respiratorie.
L'area, attualmente, è stata interessata da una prima opera di bonifica dei comuli stipati al suo interno (come evidenziato dalle immagini), che dovrebbe poi procedere nelle prossime settimane.
Una battaglia per la salvaguardia dell'ambiente in quella porzione di territorio della città oplontina, portata avanti dal comitato di quartiere Croce di Paselle e dal consigliere comunale Marcello Vitiello, vicepresidente della Commissione Ambiente al Comune.
«In questi giorni stanno procedendo a fare una pulizia di facciata che fa piacere un po' a tutti - ha sottolineato Vitiello -. Vorrei ricordare che il sottoscritto ha presentato due anni fa una denuncia alla Procura della Repubblica, diverse interrogazioni consiliari. E' stata una tematica costante affrontata nella ommissione Ambiente, ho partecipato alle conferenze di servizio in Regione, ho chiesto la convocazione di un Consiglio comunale monotematico assieme al comitato di quartiere Croce di Paselle, oltre ad aver organizzato una raccolta firme. Abbiamo dato vita a diverse manifestazioni sul posto in modo sempre civile - prosegue Vitiello - ed infine ho chiesto al sindaco, e in questo ho trovato al mio fianco anche il consigliere Rocco Manzo, di emanare un'ordinanza per liberare il cantiere e affidarlo ai privati, in modo che si potessero attivare per una pulizia. Ovviamente la storia è lunga e triste, in quanto in zona ci sono stati molti ammalati alle vie respiratorie e in molti non ce l'hanno fatta. Per quanto mi riguarda - ha concluso il consigliere comunale - disastri ambientali come questi sono una sconfitta per tutti, nessuno escluso, e vanno combattuti sin da subito».