A cura della Redazione
Ieri, in occasione dell´incontro tra gli avvocati che stanno seguendo il caso della discarica ex Sari, e il Pm Giuseppe Visone della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola, non è mancata la partecipazione di una delegazione dei comitati in lotta per la chiusura dell´impianto, e delle mamme vulcaniche, che si sono date appuntamento in prima mattinata sotto il Palazzo Orsini di Nola. L´incontro, anche se non ha dato subito il risultato sperato, è servito a determinare l´inizio delle indagini che dovrebbero far luce su eventuali errori nella gestione dello sversatoio e, nel caso, porre il tanto sperato sigillo cautelativo. Il Pm Visone ha espresso tutta la sua volontà affinché si facciano i dovuti chiarimenti su questo caso che oramai ha portato all´esasperazione le popolazioni del versante sud del vulcano.
Intanto, è stata attuata alla lettera la decisione del sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio, di interdire il transito sul territorio comunale agli autocompattatori provenienti anche dagli altri diciassette comuni firmatari dell´accordo. La decisione, definita intollerabile dal presidente della Provincia Luigi Cesaro, ha causato non poche proteste da parte degli organi governativi, sia della Provincia che della Regione. Nel frattempo, l´attenzione dei manifestanti ai presidi della rotonda di via Panoramica di Boscoreale e il "rifugio" di Terzigno, rimane comunque alta. Si fa di tutto affinché niente passi inosservato. Si spendono notti insonni presso i presidi per far sì che la faccenda non cada nel dimenticatoio. Ora non rimane altro che attendere la riunione del Consiglio dei Ministri che si dovrebbe tenere doggi, dove dovrebbe essere apportata la modifica tanto attesa alla legge 123/2008, con la cancellazione definitiva di cava Vitiello.
V.M.