A cura della Redazione
Con l´accordo siglato nel corso delle riunione in Prefettura, cava Vitiello viene depennata dai siti destinati a raccogliere rifiuti. A deciderlo, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che hanno trovato l´intesa con i sindaci dei 18 comuni della "zona rossa" vesuviana. Resta attiva, quindi, solo la discarica di cava Sari, nella quale, secondo quanto stabilito, sarà sversata solo la frazione secca dei rifiuti provenienti dai comuni della "zonna rossa", "tranne che in situazioni di accertata criticità". Cava Vitiello, molto probabilmente, sarà eliminata dalla legge 123/08, che la istituiva come discarica, attraverso un decreto.
A questo punto, esultano giustamente i manifestanti, le migliaia di cittadini che in tutto questo tempo hanno trascorso intere giornate a lottare per far valere i loro diritti e quelli di un intero territorio. E così la manifestazione di oggi pomeriggio, organizzata per dire "no" a cava Vitiello, si trasformerà, verosimilmente, in una festa in cui celebrare la vittoria del buon senso e della tenacia di chi si è sempre opposto allo scempio che si stava attuando alle pendici del Vesuvio. Ovviamente, bisognerà vigilare sull´utilizzo di cava Sari e sulla tipologia di rifiuti che lì vengono sversati; attuare la raccolta differenziata, oramai divenuta improcrastinabile; impegnarsi per evitare che la monnezza torni nuovamente a gettare fango sul nostro territorio, già di per sé martoriato. Propositi che, se realizzati, porranno finalmente termine a quella vergogna che prende il nome di "emergenza rifiuti".