A cura della Redazione
"L´immagine del tricolore, bruciato nei giorni scorsi durante gli scontri a Terzigno, non puo´ che costituire motivo di dolore e preoccupazione". Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenendo questa mattina a Montecitorio alla presentazione del volume ´Garibaldi: due secoli di interpretazioni´.
"Occorre un impegno corale e convinto - aggiunge il presidente Fini - affinche´ nessuna comunita´ locale, o ceto, o categoria possano sentirsi abbandonati, anche quando non lo sono, dalle Istituzioni e dalla comunita´ nazionale".
Dopo una notte tranquilla, la seconda consecutiva, continua il presidio pacifico alla rotonda di Via Panoramica, a Terzigno, dove da settimane va in scena la protesta contro la gestione della discarica di Cava Sari e l´eventuale apertura di quella di Cava Vitiello.
Nella mattinata odierna sono previsti tre cortei: uno in partenza dal Santuario di Pompei, un altro da San Giuseppe Vesuviano, il terzo dal centro di Boscoreale.
La Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha aperto un fascicolo su probabili infiltrazioni della camorra tra i manifestanti a Terzigno contro l´apertura di una seconda discarica.
Al presidio questa notte sono rimasti, forse anche per la pioggia abbondante caduta nelle ultime ore, pochi manifestanti mentre hanno regolarmente sversato 13 camion di terreno vegetale per la copertura della discarica. Un´operazione avviata per porre rimedio ai miasmi che hanno provocato le forti proteste della popolazione vesuviana, inasprendo le tensioni negli ultimi mesi.
I sindaci vesuviani hanno nominato propri tecnici di fiducia che collaboreranno per il monitoraggio ambientale della cava, anche al fine di accertare l´esistenza di fattori di inquinamento. I primi cittadini confermano il no irremovibile alla apertura di una seconda discarica sul territorio.
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