A cura della Redazione
Dopo una giornata apparentemente tranquilla, sulla rotonda panoramica di Boscoreale, come di consuetudine, da alcuni giorni a questa parte, con il calarsi della notte, ricominciano i gravi disordini.
Andando per ordine, l´intera giornata è trascorsa in un clima di attesa dopo la riapertura dei tavoli tecnici da parte degli organi governativi e della Protezione Civile. Questa volta, a seguito dell´ennesima riunione tenutasi presso il palazza del Provincia di Napoli, arrivano nuove proposte. A riferirle alla popolazione in lotta, sempre sulla rotonda panoramica, è il Sindaco di Boscoreale, accerchiato da migliaia di manifestanti, che ha divulgato l´ennesimo tentativo, come è stato definito dai presenti, di depistaggio della protesta. Il Capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, propone che in cambio della cessazione di ogni tipo di protesta, nella cava Sari, dopo due giorni dichiusura per analisi tecniche, sverseranno solo i comuni vesuviani, mentre Napoli verrà dirottata presso il termovalorizzatore di Acerra. Cosa alquanto dubbia in quando l´impianto non brucia tutte le tipologie dei rifiuti, ma solo la frazione così definita secca, quindi è mancato un passaggio. Inoltre, l´apertura di Cava Vitiello verrà congelata fino a data da definire. Come era facile prevedere la proposta è stata immediatamente accantonata dai manifestanti che chiedono ben altre garanzie dal Governo.
Intanto, dopo la mezzanotte, sono cominciate le prime scaramuccie tra i manifestanti e le forze dell´ordine, fino a diventare poi autentici attacchi di guerriglia urbana.
Lancio di fuochi d´arftificio, potenti petardi, e qualche bomba molotov, hanno scatenato ampie cariche di alleggerimento da parte delle forze dell´ordine, che questa volta, e lo dobbiamo sottolineare, sono riuscite a dividere le flangi più violenti della protesta da coloro che manifestavano pacificamente, non attaccando in maniera sommaria coloro che manifestavano sulla rotonda.
V.M.