A cura della Redazione
E´ stata una festa del 22 ottobre davvero particolare, quella di quest´anno. Alla grande devozione per l´evento religioso più importante per la nostra città, si è aggiunta la valenza, che potremmo definire sociale, dell´evento stesso, in tempi così difficili come quelli attuali. La vicenda delle discariche del Parco Nazionale del Vesuvio non poteva essere scissa dalla processione della Madonna della Neve. Sono tanti i rischi legati alla vicinanza di bombe ecologiche pronte a devastare un intero territorio e la sua popolazione. Terzigno e Boscoreale sono a pochi passi da noi. Torre Annunziata sembra non essersi ancora resa conto della gravità della situazione. Il 22 ottobre è diventata, in tal modo, una giornata di festa ma anche di riflessione e di protesta pacifica. Era inevitabile e così è stato.
Il corteo al seguito della Vergine Bruna, come ogni anno, ha iniziato il suo percorso dalla Basilica Ave Gratia Plena di piazza Giovanni XXIII, alle 10 in punto. Momenti di preghiera si sono alternati ad appelli di solidarietà lanciati dai parroci verso il popolo anti-discariche. Niente fuochi pirotecnici al mattino, che avrebbero dovuto annunciare l´inizio dei festeggiamenti. Un segno di vicinanza a chi, in queste ore, sta lottando per veder riconosciuto e salvaguardato il proprio diritto alla vita. La processione, lentamente, si snoda lungo le strade della città. Tanta gente al seguito ed in strada per assistere al passaggio della Madonna della Neve. Dinanzi al corteo sfilano i sindaci di Trecase, Boscotrecase, Boscoreale, Terzigno e Torre Annunziata. Tutti insieme per fare fronte comune contro la scelta, a dir poco scellerata, del Governo e degli organismi sovracomunali campani, di aprire cava Vitiello, che diventerebbe la più grande discarica d´Europa. Dietro di loro, una rappresentanza delle "Mamme Vulcaniche", il movimento spontaneo e pacifico delle donne vesuviane che si battono per assicurare ai propri figli un futuro migliore. E poi, le scuole cittadine, le associaizoni sportive e di volontariato, Oscar Guidone con il colorito e folto gruppo di turisti tedeschi guidati dal torrese trapiantato in Germania, la Pro Loco di Giuliano in Roma, che sfila con abiti medievali, le bande musicali... Una marea di persone che ha letterelamente circondato la patrona della città, portata come sempre in spalla dai pescatori e, quest´anno novità assoluta, anche dai sindaci dei comuni in lotta contro le discariche. Dopo oltre tre ore, la Madonna ritorna nella sua "casa", con la speranza, riposta in ognuno di noi, che possa proteggere la popolazione torrese e quella vesuviana dall´incoscienza dei nostri governanti.
Clicca quì per la FOTO GALLERY