A cura della Redazione
Dopo gli scontri violenti di ieri sera a Boscoreale, in seguito alla notizia, che confermerebbe l´apertura di Cava Vitiello, da parte dei vertici del PDL, anche stamane la giornata è iniziata con un clima piuttosto caldo. Già nella mattinata, presso la rotonda di via Panoramica, si accentravano i primi gruppi di manifestanti. Tra questi le Mamme Vulcaniche, oramai sconvolte dalla situazione in atto. Al corteo, poco dopo, si sono uniti i ragazzi di vari istituti scolastici tra cui quelli di Boscoreale dell´Istituto Vesevus. A tutto ciò assistevano le forze del´ordine che, come al solito da alcuni giorni a questa parte, creano un blocco permanente all´imboccatura di via Zabatta.
Ma la situazione a Boscoreale rimane molto tesa. Blocchi ovunque. Rotonda Passanti, Via Settetermini, Piazza Pace, tutto bloccato da barricate e manifestanti agguerriti. La situazione è degenerata verso le 11 quando la notizia di un gruppo di persone, armate di spranghe, passando per i negozi con l´intenzione di farli chiudere, hanno diffuso terrore tra i cittadini. La notizia arrivata alla rotonda ha causato il panico generale. Gente che si apprestava ad raggiungere le proprie abitazioni per appurare la situazione, le mamme presenti di corsa si sono recate presso gli edifici scolastici per prelevare i propri figli. A Boscotrecase, si è verificata la stessa cosa. Le mamme impaurite che questo gruppo di manifestanti, fuori da ogni logica, potesse raggiungere l´edificio scolastico, hanno letteralmente preso d´assalto il palazzo del I Circolo prelevando di forza i bambini dalle classi. Intanto a Boscoreale, in un clima di guerra civile, strade deserte, negozi chiusi, a Piazza Pace la situazione diventa cocente. Il sindaco Gennaro Langella, dimessosi dal PdL, fa il suo intervento di disapprovazione sulla decisione presa dal Popolo della Libertà alla folla. Intanto, arriva un´auto dei carabinieri scortata da un mezzo dell´esercito, è subito ressa. La folla stizzita si scaglia contro i mezzi che devono divincolarsi e trovare una veloce via di fuga.
Nel frattempo, giunge la notizia delle dimissioni del Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, che non ha accettato la decisione che il parco diventi la più grande pattumiera d´Europa.
Intanto il sindaco di Terzigno, Domenico auricchio, si reca a Roma per cercare un colloquio con il premier Silvio Berlusconi per capire cosa sarebbe successo. Si attendono delle notizie ben precise, la gente rimane in attesa e non intende mollare la presa.
V.M.