A cura della Redazione
Come si prevedeva, già dalle prime luci dell´alba di questa mattina, la giornata è iniziata con contorni infuocati. Nella prima mattinata, sono intervenuti i carabinieri sulla rotonda di via Panoramica per tastare la situazione, con la disapprovazione dei manifestanti ancora presenti in loco. Sono accorsi anche i vigili del fuoco per rimuovere i pesanti blocchi posti alle vie d´accesso della stessa rotonda per vietare il passaggio degli autocompattatori.
Verso le 10, è iniziato l´inferno. Le donne, inginocchiate dinanzi ai blocchi delle forze dell´ordine, su ordine della polizia, sono state prese di peso e spostate sul ciglio della strada. Sono volate manganellate sugli uomini intervenuti per difendere le loro donne, trattate come fantocci. Uno schieramento imponente di poliziotti ha creato una cinturazione dell´area che ha permesso il passaggio di numerosi compattatori che si sono recati, sotto una fitta sassaiola, a depositare il loro carico di veleni alle falde del Vesuvio.
Dopo l´ennesimo pestaggio subito in pochi giorni, le mamme, sempre più "vulcaniche", si sono recate presso gli uffici comunali di Boscoreale dove hanno messo a soqquadro l´intero edificio cittadino occupandolo.
Dopo poco, su richiesta insistente della cittadinanza, è arrivato il sindaco Gennaro Langella (nella foto) che ha esposto le sue motivazioni su quanto stava succedendo, chiedendo ai manifestanti di abbassare i toni. Ciò, come era presumibile, ha fatto sì che i comitati alzassero il tiro chiedendo delle soluzioni veloci e decise contro le discariche. Le proteste non si fermeranno fino a quando non si avranno certezze assolute. Noi restiamo in attesa.
V.M.