A cura della Redazione
Sono oramai più giorni che l´ira dei manifestanti in lotta contro le discariche del Vesuvio non tende a placarsi. Dopo giorni di blocchi, ancora stamattina, la protesta continua sotto un clima di guerriglia urbana.
Già da ieri sera si temeva una recrudescenza della situazione. I blocchi di Terzigno e Boscoreale hanno impedito per tutta la notte il libero passaggio dei compattatori, anche se una piccola parte sono riusciti a raggiungere la discarica per vie alternative.
La situazione da Terzigno risulta molto complicata inquanto, oramai, dalla giornata di ieri risultano mezzi bloccati dalla folla. A rinforzo dei blocchi sono stati fatti scaricare su Via Zabatta alcuni mezzi scarrabili atti al trasporto di terra, creando così dei cumnuli invalicabili da parte dei mezzi in transito.
Da Boscoreale, la giornata si è infiammata nella prima mattinata, quando un gruppo di manifestanti, la maggior parte donne, le cosidette "Mamme vulcaniche", nel tentativo di forzare il blocco posto dalle forze dell´ordine all´imboccatura di Via Nespole della Monica, hanno subito la carica di questi ultimi. I manifestanti hanno lanciato sassi e bottiglie verso le forze dell´ordine. Sono sedici i camion per la raccolta che risultano danneggiati a causa degli episodi di violenza scoppiati tra ieri pomeriggio e le prime ore di oggi. Dallo scontro, oltre alcuni esponenti delle forze dell´ordine, sono rimasti contusi alcuni manifestanti che sono dovuti ricorrere alle cure mediche.
Per ora i blocchi sono ancora in atto. Si attendono risposte immediate dalle parti politiche che per ora tacciono. Si spera in qualcosa di positivo per placare gli animi.