A cura della Redazione
Summit allo Spolettificio con lex prefetto di Napoli Renato Profili. Giovedì mattina, lattuale commissario straordinario per la gestione dei siti archeologici dellarea vesuviana si è incontrato con il direttore dello stabilimento militare, il colonnello Andrea Volpe. Al vertice hanno preso parte il sindaco oplontino Giosuè Starita, lassessore alla Cultura e al Turismo, Maria Elefante, promotrice della riunione, e il dott. Antonio Gagliardi, nella duplice veste di consigliere comunale e dipendente dellopificio torrese.
Oggetto del meeting, la possibilità di dismettere unarea dello stabilimento militare torrese per adibirla a museo archeologico, in grado di ospitare, eventualmente, anche gli Ori di Oplonti. Lipotesi avanzata dal Ministero della Difesa è quella di vendere larea dellopificio non strumentale alla produzione industriale dellEnte di Largo Fabbrica dArmi (circa 30 mila metri quadrati). Il Ministero ha, infatti, pubblicato il bando per la cessione di questa zona e, sembra, ci siano già acquirenti. Il provvediemneto riguarda la parte sud dello stabilimento, quella comprendente ledificio storico della Real Fabbrica dArmi. Ho organizzato questincontro spiega lassessore Elefante per capire se ci sono delle possibilità affinché la parte storica dello stabilimento, quella riguardante la Real Fabbrica dArmi, possa essere adibita ad area museale, alle dirette dipendenze del Dicastero dei Beni Culturali. Intanto, iniziano a filtrare le prime indiscrezioni su chi possa essere interessato ad acquisire larea. In pole position, la Croce Rossa Italiana, che attualmente ha la sua sede a San Giovanni a Teduccio, ed i vertici dei carabinieri, intenzionati a trasferire il Comando gruppo della Benemerita allinterno dello Spolettificio, considerato che i tempi per la riqualificazione di Palazzo Vitagliano potrebbero allungarsi notevolmente. Non manca, poi, lipotesi di creare una cittadella universitaria, sul modello di Fisciano.