A cura della Redazione
Annullata la procedura di gara indetta nel 2005 per lampliamento del Tribunale di Torre Annunziata. E quanto ha deliberato la giunta guidata dal sindaco Giosuè Starita nella seduta del 23 dicembre scorso. La Edil Costruzioni e la Fontana Costruzioni, le ditte classificatesi al primo e secondo posto nella graduatoria per lassegnazione dei lavori per la costruzione delle due torri, hanno rinunciato allappalto ritenendo, probabilmente, non più vantaggiosa lofferta a base dasta dellallora bando, pari a 4 milioni e mezzo di euro. Di fronte a queste rinunce, lamministrazione comunale ha deciso di non attendere oltre e di deliberare un nuovo bando, fissando in 5 milioni e 731 mila euro limporto a base d´asta, aggiornato al nuovo prezzario della Regione Campania.
Continua, così la "telenovela" iniziata nellaprile del 2002, quando la Icar Costruzione pose la prima pietra per lampliamento della struttura giudiziaria. Nel settembre del 2004, lamministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Maria Cucolo rescisse il contratto con la Icar per gravi ritardi nellesecuzione dellopera. Nel 2005 lindizione del nuovo bando. I problemi sorsero nellindividuazione della ditta appaltatrice dei lavori. Le prime due ditte in graduatoria (La Edil e la Fontana Costruzioni) diedero luogo ad una serie di ricorsi presso il Tar Campania e il Consiglio di Stato, contro la loro esclusione dallappalto. Quando finalmente il Consiglio di Stato sancì, dopo tre anni di contenziosi, la legittimità della Edil Costruzioni ad aggiudicarsi lappalto, ecco il colpo di scena. Il 9 dicembre scorso lamministrazione comunale convoca la società edile presso la presidenza del tribunale per procedere alla sottoscrizione del contratto, ma questa non accetta e chiede un lasso di tempo per unattenta valutazione economica. Il 19 dicembre la Edil Costruzione dichiara la sua indisponibilità ad eseguire i lavori, seguita a ruota dalla Fontana Costruzioni.
Ora si riparte, sperando che questa sia la volta buona.