Previsioni meteo flop. Non è la prima volta che accade e probabilmente non sarà l'ultima. Sta di fatto che questa mattina, a Torre Annunziata, Torre del Greco e Castellammare di Stabia, le scuole sono rimaste chiuse. La decisione è stata adottata dai sindaci dei tre Comuni vesuviani per via dell'allerta meteo "arancione" (di peggio c'è solo quella "rossa") diffusa dalla Protezione Civile nella giornata di ieri, lunedì 19 novembre, ed in vigore fino alle 17 di oggi. «Previsti temporali e rovesci di forte intensità», recita l'avviso della Protezione Civile.
Stessa zona, quella vesuviana, ma comportamenti differenti a Ercolano, Trecase, Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase, Pompei, San Giorgio a Cremano (solo per citare alcuni Comuni della provincia di Napoli - nel capoluogo sono state chiuse le scuole dal sindaco de Magistris), dove invece gli istituti scolastici sono rimasti regolarmente aperti. E, col senno di poi, è stata una scelta azzeccata considerando che di pioggia, questa mattina, neanche l'ombra. Anzi ha fatto capolino un pallido sole.
Prudenza eccessiva quella dei primi cittadini che hanno ordinato la chiusura delle scuole? Difficile a dirsi, anche perché le ordinanze vengono adottate in virtù di comunicazioni ufficiali della Protezione Civile (non solo regionale ma anche nazionale), che quotidianamente diffonde il bollettino meteo. E, visto quanto accaduto il 29 ottobre scorso (a Napoli morì un giovane studente colpito da un albero caduto), si potrebbe affermare che in questi casi la prudenza non è mai troppa. Come sempre succede, qualsiasi decisione presa sarebbe stata oggetto di critiche. Il problema di fondo è che le previsioni meteo presentano livelli di fallacità (sono più o meno attendibili, l'esattezza al cento per cento non esiste), altrimenti non si parlerebbe di... previsioni! Ce ne accorgiamo consultando ogni giorno le app scaricate sugli smartphone. Quanti di noi quotidianamente organizzano la loro giornata in base alle condizioni meteorologiche visionate sui cellulari e poi si ritrovano a recriminare perché magari non ha piovuto (oppure sì), o soffiava vento (oppure no)?!
«Chiudere le scuole per la pioggia è cosa semplice ma è una sconfitta per le istituzioni - hanno scritto su Facebook i sindaci di Ercolano, Cercola, Massa di Somma, Portici, San Giorgio A Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Pollena Trocchia, Somma Vesuviana e Volla -. Con senso di responsabilità, e grazie al supporto dei gruppi locali di protezione civile, garantiremo il diritto allo studio per migliaia di bambini e ragazzi,proprio nel giorno in cui si celebra il 29esimo anniversario della Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza».
E' vero. Chiudere le scuole per la pioggia può essere una sconfitta. Ma lo sarebbe anche piangere qualche altro morto per una calamità naturale. In medio stat veritas...
In tutto ciò, per la giornata di mercoledì 21 novembre il bollettino meteo recita testualmente: «Cielo molto nuvoloso con residue precipitazioni; schiarite dalla mattinata e nuova intensificazione della nuvolosità dal pomeriggio». Buona scuola a tutti! Oppure no...
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