Ripresi da qualche settimana i lavori per la riqualificazione delle arcate borboniche del trincerone ferroviario a Torre Annunziata, sospesi da mesi per motivi “tecnici”. Gli interventi rientrano nel più ampio progetto di restyling del waterfront oplontino (finanziato con i fondi Jessica - 3,5 milioni di euro) che vede interessata l'intera area portuale: oltre ai porticati, anche la darsena dei pescatori e l'ex area mercato ittico.
L’opera, affidata alla società RFI SpA, del Gruppo Ferrovia dello Stato, consiste nella risistemazione vera e propria delle arcate (in tutto 50), esclusi gli interni.
Intanto è già stato collocato il primo infisso esterno ad un’arcata, in acciaio lavorato anziché in alluminio anodizzato, come era stato previsto originariamente, mentre proseguono i lavori lungo il tratto di via D’Angiò, nei pressi del Gasometro.
«Abbiamo scritto alla società Rfi - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Ammendola - per pianificare le opere ancora da farsi, visto che il cronoprogramma precedentemente stilato non è stato del tutto rispettato dalla società. Scontiamo un ritardo nei lavori e per questo abbiamo chiesto all’impresa appaltatrice un’accelerazione per recuperare il tempo perduto».
Una volta terminata l’opera, però, bisognerà proseguire con i lavori all’interno delle arcate, non previsti nel bando di gara.
«Per la riqualificazione degli interni - conclude Ammendola - stiamo studiando alcune soluzioni nonché la predisposizione di un piano commerciale ad hoc per quell'area. Saranno ammessi solo determinati tipi di attività e molto probabilmente, per la locazione dei locali, sarà indetto bando pubblico».
I lavori per la riqualificazione delle arcate rappresentano solo il primo lotto dI interventi che ridisegneranno il litorale sul piano urbanistico. Gli altri due lotti riguarderanno la sistemazione della darsena dei pescatori e l’allestimento dell’area mercatale nell’ex area del mercato ittico.
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