Torna d’attualità il dibattito sul rischio idraulico relativo al bacino idrografico del fiume Sarno.
La Giunta regionale della Campania, con la delibera n. 144 del 13 marzo scorso, ha apportato una modifica sostanziale al Grande Progetto Sarno (che contempla anche la realizzazzione di una seconda foce) accogliendo molte delle istanze portate avanti, da quasi un decennio, da associazioni, forze politiche ed Amministrazioni comunali.
«In particolare - commenta su Facebook Paolo Persico, della Rete Faro del Sarno - si riducono le vasche di laminazione, si ripensa all'idea della seconda foce a Torre Annunziata, alla luce di una sistemazione e funzionalizzazione del sistema idraulico risalente ai Borbone (il canale Conte Sarno), con il risanamento e la bonifica delle vasche a monte del Vesuvio e il ripristino dei canali, dando priorità alle azioni di dragaggio del fiume, al monitoraggio e all’accelerazione degli interventi di costruzione di fogne e collettori. Dispiace - conclude Persico - che tutto questo non sia vissuto con processi di condivisione con gli attori amministrativi, sociali e politici del territorio».
Immediata la replica del sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione. «E’ un grave errore parlare della seconda foce del Sarno - ha risposto - senza prima aver conseguito prima il massimo dalla depurazione del fiume. L’Amministrazione comunale ha lavorato di concerto con associazioni del territorio e professionisti accreditati per presentare una proposta alternativa che non prevede affatto la seconda foce. Per quanto ci riguarda, ci opporremo con tutti i mezzi legali a nostra disposizione se tale progetto fosse portato avanti senza il nostro coinvolgimento».
Gli fa eco il dott. Orfeo Mazzella, del Comitato “Gente del Sarno”, che in risposta alle dichiarazioni di Persico scrive, sempre sul socil network: «Condivido il pensiero espresso da Paolo Persico circa la mancata condivisione “con gli attori locali”. In particolare, in riferimento ad un possibile progetto alternativo alla seconda foce ritengo necessario un tavolo di confronto istituzionale nelle sedi opportune e con tutti gli stakeholder ed esperti. La seconda foce sarebbe inutile - continua Mazzella - anche se il fiume Sarno trasportasse acqua di fonte. E questa posizione non è pregiudiziale, ma sostanziale: esiste tutta una seria politica di drenaggio urbano sostenibile che, insieme a reti fognarie duali, può trasformare i nostri territori. Sindaco Ascione, mi creda - conclude Mazzella -. Io farei le barricate per questo motivo».
Infine, l'accusa mossa al primo cittadino oplontino: «Lei tradirebbe il suo stesso popolo e lo venderebbe al business della politica che non progetta più il benessere del territorio ma la sua completa distruzione».
Torna alla ribalta, dunque, una tematica che ha tenuto banco in campagna elettorale alle Amministrative dell'anno scorso. Quando per l'occasione giunse a Torre Annunziata il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il quale rassicurò i cittadini dichiarando che la seconda foce non si sarebbe mai fatta. Staremo a vedere...
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