Herbert Samuel, politico liberale inglese dello scorso secolo, definì la burocrazia “una difficoltà per ogni soluzione”. E mai nessuna definizione sembra più appropriata al nostro caso, quello che ha coinvolto due istituti scolastici storici di Torre Annunziata: il “Graziani” e il “Cesaro-Vesevus”.

Il primo, con indirizzo enogastronomico e alberghiero, diretto, fino allo scorso anno scolastico, dalla prof. Annamaria Papa; il secondo con indirizzi di studio per la formazione di periti agrari, odontotecnici, per la formazione di esperti in marketing, gestione contabile, urbanistica e pianificazione del territorio, diretto dalla prof. Patrizia Tramontano.

Quest’anno, a seguito delle operazioni di dimensionamento della rete scolastica, i due istituti sono stati accorpati. A dirigere il nuovo istituto Graziani-Cesaro-Vesevus, è stata designata dal direttore generale dell’USR Campania, dott. Ettore Acerra, la prof. Patrizia Tramontano, mentre la prof. Annamaria Papa è stata assegnata all’IS Leone-Nobile di Nola.

La decisione dell’Ufficio Scolastico Regionale, però, è stata “contestata” dalla dirigente Papa, la quale ha inoltrato ricorso al giudice del lavoro presso il Tribunale di Torre Annunziata. Ed è proprio di questi giorni la decisione del magistrato che ha accolto il ricorso della Papa, assegnandole la dirigenza dell’istituto “Graziani-Cesaro-Vesevus”.

L’USR ha presentato reclamo chiedendo un riesame dell’esito del ricorso della preside Papa, ma al tempo stesso ha trasferito la dottoressa Tramontano all’IS “Leone-Nobile” dal prossimo 25 novembre: per lei sarà la terza perdita di titolarità in meno di un anno

La sua vicenda ha dell’incredibile ed è paradossale. Dirigente dal 2008, nel 2019 viene trasferita all’IIS “Sannino- De Cillis” di Napoli a seguito di istanza di mobilità; nel 2021 entra a far parte del contingente di personale scolastico in servizio all’estero in rappresentanza del nostro Paese, per la promozione della lingua e della cultura italiana.

Al suo rientro dal Canada, dopo solo due anni, le è stato negato il diritto di rientrare nella sua sede di partenza, ossia l’istituto “Sannino-De Cillis” di Napoli, scoprendo con amarezza che le era stata sottratta la titolarità su tale istituto benché avesse sottoscritto con il Direttore generale un contratto triennale nel 2022. Da ciò, l’assegnazione al Cesaro-Vesevus.

Ed ora viene ancora una volta privata di una titolarità per essere “spedita” in una scuola da lei mai scelta.

“Sto vivendo una fase della mia vita molto tormentata - commenta amareggiata la dirigente - e ne sta risentendo anche il mio stato di salute. A causa di questa vicenda, infatti, ho iniziato a soffrire di uno stato ansioso reattivo per me totalmente nuovo”.

Viene da chiedersi, qual è la colpa della prof. Tramontano? Dove si ravvisa la protezione che un funzionario dello Stato si aspetta legittimamente dall’organo superiore del quale ha sempre osservato le disposizioni?

Senza considerare che in tutta questa vicenda, a farne le spese è anche l’istituzione scuola: sono gli studenti e le loro famiglie, i docenti, il personale scolastico, oltre alla perdita di tempo occorrente per le conseguenti procedure burocratiche.

Parafrasando il titolo di una canzone, poco conosciuta, di Gianni Morandi,  “Così vanno le cose”…

(Nella foto, da sinistra le dirigenti Papa e Tramontano)