Dopo circa vent’anni, ad aprile 2015 è giunto a termine l’iter per la trasformazione dei diritti di superficie, in capo ai soci delle cooperative (circa mille), in diritti di proprietà del suolo e degli alloggi. Le cooperative interessate al provvedimento sono quelle di zona Carminiello e Prota-Gambardella di Torre Annunziata. In sostanza, i cooperatori avranno piena titolarità della proprietà, con tutti i diritti, anche quello di poter vendere un domani la loro casa.
Ma l’ultimo atto che dovranno compiere sarà quello corrispondere al Comune un indennizzo, ossia il cosiddetto “prezzo di cessione”. Ed è appunto sull’entità di tale indennizzo che si è aperta un’ampia discussione.
Il comune di Torre Annunziata, nella determinazione di tale prezzo, è intenzionato ad applicare la normativa vigente nella misura massima, accogliendo anche un emendamento sottoscritto da tutti i consiglieri comunali ed approvato all’unanimità. La delibera, infatti, contiene i meccanismi previsti dalle legge nazionale, cioè l’abbattimento del 60 per cento del costo del suolo ottenuto, ridotto di un ulteriore 50 per cento, al netto dei costi sostenuti per eventuali opere di urbanizzazione rivalutati secondo legge. Infine offre la possibilità di una dilazione del pagamento, nei casi consentiti, fino a 48 mesi.
«La delibera però – afferma Nicola Carillo, presidente Forum “diritti di superficie” del Partito democratico - non fa menzione degli oneri sostenuti dai cooperatori per l'acquisto dei suoli. Infatti il Comune, all’epoca non avendo risorse, non aveva provveduto ad espropriare né a liquidare i proprietari dei suoli, né eventuali coloni che erano presenti sui suoli stessi. Costi che i cooperatori hanno sostenuto per intero, trattando direttamente con i proprietari a libero mercato, senza e neanche a prezzo di esproprio, come all'epoca era previsto per pubblica utilità. Questo è un punto fondamentale della questione – continua Carillo -, sia sotto l'aspetto sostanziale, perché il costo che i cooperatori saranno tenuti a sborsare si ridurrebbe notevolmente; sia sotto l'aspetto morale, in quanto i cooperatori andrebbero a pagare per intero i suoli due volte».
Secondo Carillo, la cifra da pagare sarebbe superiore ai duemila euro per ogni socio, per le cooperative della Zona Carminiello, mentre sarebbe superiore ai quattromila euro per ogni socio delle cooperative della Zona Prota-Gambardella.
«Ecco spiegato – aggiunge Carillo - il perché l'Amministrazione si era dimostrata sensibile a rateizzare in 48 rate, chiedendo perfino gli interessi legali. Tutto questo è immorale! Nei colloqui avuti con l'Amministrazione in precedenza, si era parlato di un importo massimo che si aggirasse tra i 1.000 e i 1.500 euro per socio».
Nel frattempo gli Uffici comunali competenti stanno formalizzando le linee guida che determineranno le procedure per il trasferimento dei suoli. Ed anche su questo Carillo ha qualcosa da dire.
«A tal proposito – precisa il presidente del Forum – avevamo chiesto di fare un gruppo integrato tra tecnici del Comune e rappresentanti delle cooperative, in modo che insieme si potessero determinare le procedure tenendo conto anche delle peculiarità delle varie situazioni. Nella bozza delle linee guida non mi pare che si sia tenuto conto di tali suggerimenti; uno fra tutti la possibilità di trasferire l'intera superficie alla cooperativa con un solo atto notarile senza procedere per singoli atti. La cooperativa stessa, successivamente e in autonomia, con propri atti avrebbe trasferito ai singoli soci gli alloggi. Il risparmio per i cittadini – conclude Carillo - sarebbe notevolissimo».
Al di là di queste critiche, però, va dato atto a questa Amministrazione di aver affrontato e risolto una questione che si protraeva da anni.