Sarà lo Sport Club Oplonti (Via Nazionale 921 – Torre Del Greco) ad ospitare la commedia "Non sono un Gigolò”, testo brillante di Sasà Girolamo Palumbo realizzato dalla compagnia di Torre Annunziata “La Piccola Ribalta Oplontina” con la regia di Gennaro Oliva. L’appuntamento è fissato per domenica 23 febbraio 2025, ore 18.00, e rientra nella rassegna di spettacoli “Il teatro palcoscenico della vita” promossa dalla commissione cultura del sodalizio oplontino. Lo stesso spettacolo verrà poi replicato al Teatro “Di Costanzo-Mattiello” di Pompei sabato 15 marzo 2025 alle ore 20.30.
“Non sono un Gigolò” è una farsa grottesca, divertente, ma che induce anche alla riflessione. Racconta la disperazione di chi si trova improvvisamente, in un niente, senza lavoro, senza soldi e senza amore. Il protagonista Michele, proprietario e chef di un ristorante, deve affrontare le conseguenze della chiusura del suo locale, senza un apparente motivo, dopo controlli dell’Asl e della Guardia di Finanza. Contemporaneamente è vittima di altre disavventure: la ragazza lo lascia, la moto gli viene rubata, il conto in banca bloccato. Quando sta per compiere un gesto folle, Michele viene fermato e convinto dalla zia e da un avvocato a mettere in atto un’interessante alternativa…
La Piccola Ribalta Oplontina nasce nel 1974 a Torre Annunziata per iniziativa di Ciro Napolitano che decide di creare un sodalizio capace di aggregare i tantissimi appassionati di teatro che da sempre la nostra città annovera. Nel corso di questi oltre dieci lustri ha prodotto e realizzato spettacoli teatrali su tutto il territorio nazionale senza interrompere mai l’attività. Si tratta, dunque, di una lunga storia d’amore con il teatro.
«Una straordinaria avventura che rappresenta anche un piccolo primato: il sodalizio artistico-teatrale più longevo presente sul territorio vesuviano. Ne siamo orgogliosi – afferma Giuseppe Borriello, il presidente della compagnia - e, soprattutto, siamo convinti che l’esercizio della memoria non debba essere etichettato come una deleteria operazione-nostalgia. E’ fondamentale, invece, per programmare un futuro a colori della nostra città».