Come di consueto, l’ARPA Campania (l'Agenzia regionale per la Protezione Ambientale) ha aggiornato la mappa della balneazione della Regione Campania con i primi risultati dei prelievi effettuati ad aprile 2015, segnando di fatto l’inizio della stagione balneare. Anche se i divieti di balneazione spettano ai sindaci dei comuni interessati, è sicuramente ben poco conveniente fare il bagno negli specchi d’acqua indicati come non balneabili sulla mappa interattiva dell’ARPA C, sul cui sito sono consultabili anche tutti i riferimenti normativi che stabiliscono la balneabilità di una zona costiera ed il giudizio di idoneità di inizio stagione balneare.
Come ogni anno ci teniamo a ricordare che l’analisi riguarda due parametri batteriologici: escherichia coli ed enterococchi intestinali, che sono visti come indicatori di contaminazione fecale.
Ma sotto quali auspici inizia la stagione balneare 2015? In provincia di Napoli sono tante le zone costiere di nuova classificazione, zone in cui negli anni scorsi era in vigore il divieto di balneazione ma che le analisi hanno ripetutamente dato esiti favorevoli: buona parte delle spiagge di Torre del Greco, una a Castellammare di Stabia ed una a Torre Annunziata, alcuni tratti costieri a Pozzuoli e Licola. Di sicuro un segnale positivo, sperando che i dati relativi a prelievi successivi vadano a confermare il trend.
Dove invece è vietata o comunque sconsigliata la balneazione?
In alcune zone di Pozzuoli, in corrispondenza del depuratore di Cuma, e Licola, a San Giovanni a Teduccio e Pietrarsa, in diverse zone di costa a Torre Annunziata e Castellammare. Fra i simboletti di “balneazione sconsigliata” spicca, come purtroppo accade a inizio stagione balneare da troppi anni, quello di qualità scarsa dell’acqua a Marina Grande a Sorrento, anche se, a differenza di quanto accaduto nel 2014 e 2013, i risultati delle analisi dei primi campioni presi ad aprile 2015 hanno dato esito favorevole.
Eccellente la qualità delle acque di tutti i tratti costieri di Capri, Ischia e Procida nonché quelle di Massa Lubrense e Vico Equense.
Per quanto riguarda Torre Annunziata, la spiaggia lungo il litorale Marconi è considerata di nuova classificazione, ovvero un tempo non balneabile ma negli ultimi anni gli esiti sulla qualità delle acque sono sempre stati favorevoli. Sempre dai dati dell’Arpac, sono considerate di tipo “scarse”, e quindi non balneabili, le acque antistanti il tratto che va da Villa Tiberiade fino all’inizio della spiaggia dell’Oncino, esclusa quest’ultima. Rimane eternamente non balneabile, infine, il tratto compreso tra il porto di Torre Annunziata e la foce del fiume Sarno (Spiaggia della Salera e delle Sette scogliere). Nulla di nuovo, quindi, rispettoall’anno scorso.
Fin quando non sarà realizzato un sistema fognario nel quartiere di Rovigliano e non si provvederà ad un disinquinamento totale del fiume Sarno (anche se molto fino ad adesso è stato fatto), difficilmente questo tratto di mare diventerà balneabile.
Intanto i gestori dei Lidi lungo il litorale Marconi si preparano ad una nuova stagione balneare. Come nel 2014, anche questa estate si prevede il tutto esaurito con una movida serale degna delle più rinomate località turistiche romagnole. Rimane quel grosso neo rappresentato dall’inagibilità dell’ex Lido Santa Lucia, ormai da trent’anni simbolo del degrado e dell’inefficienza dell’attività amministrativa. Si spera che presto la struttura possa riaprire i battenti, vista la recente pubblicazione del bando per l’affidamento in concessione del Lido da parte del comune di Torre Annunziata.