A cura della Redazione
Una delegazione istituzionale del Partito Democratico, insieme al responsabile della Rete Faro del Sarno, ha avuto in questi giorni un incontro con la Direzione regionale dellAgenzia delle Entrate, a seguito delle sollecitazioni dellutanza vesuviana manifestatasi nelloccasione degli incontri pubblici a Trecase e in altri comuni del bacino del Sarno. Il motivo è di avere chiarimenti sullapplicabilità delle detrazioni fiscali sui lavori di allacciamento alle fogne da parte di condomini e singole abitazioni. Il Parlamento nazionale ha confermato questo strumento che consente la detrazione Irpef del 50 per cento delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2013. Dal prossimo 1 gennaio 2014 lagevolazione dovrebbe, per legge, tornare al 36 per cento, ma è stata manifestata una forte volontà popolare di mantenerla al 50 per cento, considerando lefficacia dello strumento. La Direzione regionale dell´Agenzia delle Entrate ha confermato che sono computabili, a tal fine, le spese per il rifacimento degli impianti fognari e lallacciamento alla rete, superando ambiguità interpretative contenute nei precedenti provvedimenti. Rimane confermato il limite del confine del fabbricato come spesa ammissibile. Questa agevolazione è molto utile per comuni vesuviani come Pompei, Trecase, Boscotrecase e Torre Annunziata che hanno completato, in larga parte, gli impianti fognari e lallacciamento ai depuratori nellambito dei lavori per il disinquinamento del Sarno e del Golfo di Napoli. Lo scopo della legge è leliminazione totale dei pozzi neri e degli allacciamenti impropri. La Rete Faro del Sarno solleciterà i parlamentari a lavorare per il mantenimento della detrazione al 50 per cento, e l´introduzione di norme che consentano di far rientrare tutti i lavori di allacciamento alla rete fognaria ed anche gli interventi per favorire il drenaggio e il riciclo delle acque piovane. Al tempo stesso, in Consiglio regionale, si dovrà lavorare per una seria riforma del sistema idrico integrato, che comprende la gestione di fogne e depurazione, e per una riduzione e semplificazione degli organismi e degli enti che si occupano di manutenzione e controllo di fiumi, canali e rii. In parole povere si dovrebbe arrivare alla chiusura dei Consorzi di Bonifica incanalando il loro servizi in quelli esercitati direttamente dalla Regione. «Assistiamo ancora a insopportabili sprechi, inefficienze ed, in alcuni casi, a vere e proprie ruberie avallate dal sistema fiscale vigente che consente una tassa impropria (quella di bonifica) su un servizio inesistente - si legge in una nota del gruppo parlamentare Pd campano -. Situazione che ha determinato per vaste aree un livello di costi insopportabili per le famiglie e le imprese agricole. I Comuni, in questa fase, possono svolgere un ruolo importante informando correttamente i cittadini, promuovendo possibili sgravi sui tributi locali a favore di chi esegue i lavori di allacciamento e chi attua misure efficaci per favorire la limitazione dello scarico di acque piovane nella rete fognaria. Sono temi importanti per le nostre comunità anche nella prospettiva che, finalmente, dopo decenni, anche altri importanti comuni del bacino del Sarno e della fascia vesuviana costiera completino i lavori di costruzione delle reti fognarie e si allaccino ai depuratori».
MARIO CARDONE
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