Polizia e carabinieri hanno arrestato tre malviventi, rumeni, ritenuti responsabili della violenta rapina avvenuta in una villa a Lanciano. Qui, i coniugi Carlo Martelli e Nives Bazzan, sono stati pestati a sangue e seviziati, ridotti quasi in fin di vita. Una sorta di "arancia meccanica" kubrikiana. Alla donna è stato persino tagliato il lobo di un orecchio, mentre il marito ha il volto completamente tumefatto.
I tre presunti componenti della gang sono stati bloccati con addoso diverse migliaia di euro, probabile provento del bottino razziato. Stavano per fuggire in auto ma sono stati bloccati dopo un inseguimento conclusosi in località Costa di Chieti, nel corso del quale la Gazzella dell'Arma l'ha speronata dal lato guidatore. La vettura, una Golf, è stata sequestrata. Potrebbe essere la stessa utilizzata per la fuga dopo la rapina.
Sarebbe in fuga invece il capobanda, forse un italiano di orgini pugliesi. I fermati - che sarebbero anche imparentati tra loro - sono stati sottoposti ad interrogatorio. Non è escluso che la banda possa essere composta anche da altre persone, sulle cui tracce ci sono le forze dell'ordine attraverso una massiccia caccia all'uomo.
Fondamentale per le indagini la testimonianza di un'altra vittima di una rapina perpetrata con le stesse modalità.
«Queste bestie devono marcire in galera! Tolleranza zero!», ha commentato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
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