Le competenze e le eccellenze che esistono nel nostro Paese meritano il più ampio spazio e risalto, ed ha certamente dell’innovativo se non rivoluzionario quanto accaduto nell’Ospedale di Padova, circa due settimane or sono.

L’equipe cardiochirugica del prof. Gino Gerosa, ha effettuato per la prima volta al mondo, un trapianto di cuore sempre battente.

Ma cosa si intende con questa espressione e quali vantaggi comporta l’adozione di una simile tecnica rispetto al trapianto consueto di cuore? “La differenza sostanziale – afferma il prof. Gino Gerosa - è che nel trapianto consueto di cuore, l’organo viene prelevato e trapiantato fermo da fermo, quindi il cuore viene fermato, mentre in questo caso il cuore ha sempre battuto. E’ un cuore perfuso e quindi tutto il trapianto è stato totalmente a cuore battente, dal momento del prelievo al momento dell’impianto”.

Il cuore, prelevato in un altro Ospedale d’Italia, è stato impiantato in un paziente di 65 anni che sarà dimesso nei prossimi giorni e trascorrerà il Natale tra l‘affetto dei suoi cari. “Abbiamo potuto utilizzare le macchine per la perfusione ex vivo - continua il prof. Gerosa ,  dove il cuore, una volta prelevato a cuore battente, viene inserito all’interno di questa macchina dove continua a battere. Questo ha permesso il trasferimento a Padova per il trapianto in condizioni di assoluta sicurezza, per poi procedere al trapianto sempre a cuore battente. È una vera e propria rivoluzione perché proteggiamo al meglio il cuore e le aspettative di vita del paziente che lo riceve. Il primo grazie va ai familiari del donatore, poiché senza donazione tutto ciò non sarebbe stato possibile". 

 Si tratta certamente di un evento che apre nuove frontiere nella chirurgia del trapianto e celebra la sua l’eccellenza ancora nell’azienda Ospedaliera di Padova dove nel novembre del 1985 è stato effettuato, con l’equipe del prof. Gallucci, il primo trapianto di cuore in Italia. Ai medici tutti, ultimamente saliti agli onori della cronaca per essere oggetto di aggressioni nelle sale di pronto soccorso, il nostro ringraziamento.