Manuel Bortuzzo è stato ospite di Silvia Toffanin nella puntata di Verissimo andata in onda domenica 27 aprile. L’atleta paralimpico ha raccontato la sua versione in merito alla denunciata fatta a Lulù Selassiè e sulla condanna – con pena sospesa – ad un anno e otto mesi per la sedicente principessa etiope.
Subito dopo la messa in onda dell’intervista, Jessica Selassiè è sbottata su Instagram, lamentandosi per le dichiarazioni dell’ex fidanzato di sua sorella: “Certe dichiarazioni senza prove in un programma giornalistico non dovrebbero esser lasciate al caso. Verissimo, Mediaset e Silvia Toffanin”.
Anche Lulù ha parlato e ha chiesto il diritto di replica a Silvia Toffanin: “Diritto di replica! Travolta dalle falsità oscene che sono andate in onda oggi, attendo una vostra chiamata per organizzare una mia intervista replicando ad accuse e menzogne gravissime. Non mi aspettavo questo accanimento da parte di una donna come Silvia, sono veramente allibita”.
Le parole di Jessica Selassiè
“Mia sorella era talmente in cerca di fama che è stata nascosta per tre anni, mentre veniva massacrata di insulti e parolacce sui social. Ma certo, la fama si cerca così, restando in silenzio e lasciandosi distruggere in pace, no? Ci vuole del genio a sparare una cavolata del genere in diretta, su una rete nazionale, durante un programma RAI. Serve un bel coraggio.
Per tutti coloro che si sentono in diritto o dovere di esprimere la propria opinione sulla vicenda giudiziaria che riguarda nostra sorella, ci teniamo a chiarire alcuni punti fondamentali. È essenziale e doveroso distinguere tra la richiesta del Pubblico Ministero di condanna e la sentenza del giudice.
Troviamo inaccettabile il modo in cui alcuni programmi televisivi e non hanno trattato questa vicenda, diffondendo una versione distorta dei fatti e, soprattutto, dando voce a persone che ci hanno calunniate e descritte come persone pericolose, senza alcun rispetto per la verità e per il principio di presunzione di innocenza. Nostra sorella ad oggi non è stata condannata, eppure viene trattata come tale da certo tipo di stampa e dalla televisione, che hanno scelto deliberatamente di alimentare una narrazione tendenziosa, ignorando volutamente le dichiarazioni degli avvocati e la versione dei fatti di Lucrezia”.