Il 25 aprile in Italia si celebra la festa della Liberazione dal nazifascismo. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma il 25 aprile è considerato una data simbolo perché nel 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere il controllo delle città.
La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”.
La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora, il 25 aprile è un giorno festivo.
Anche a Torre Annunziata si è celebrata la festa del 25 aprile in piazza Ernesto Cesaro, davanti al Monumento dei Caduti della prima Guerra Mondiale. Presenti il senatore Orfeo Mazzella, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), delle organizzazioni sindacali, e dell’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore Daniele Carotenuto, che per l’occasione ha indossato la fascia tricolore, dai capigruppo consiliari Fabio Giorgio (PD) e Salvatore Monaco (M5s), e dai consiglieri Francesca Caso (MpP) e Angelo Oligo (Torre Libera).
Si è notata, tuttavia, l’assenza contemporanea delle tre più importanti figure istituzionali locali: il sindaco Corrado Cuccurullo, il presidente del consiglio Davide Alfieri e la vicesindaco Tania Sorrentino. Una coincidenza che ha fatto storcere il naso a più di una persona, considerato l’importanza dell’evento.