C'è un piccolo pastificio artigianale a Torre Annunziata, in via San Francesco di Paola. Produce pasta fresca, ripiena, gourmet e secca. Si chiama "Pasta Storta" e lo gestiscono Lina Cardone, vedova di Luigi Cuomo, con i figli Salvatore e Vincenzo. Il marito, con cui aveva iniziato molti anni fa questa attività, è purtroppo deceduto il 24 settembre 2023 (foto sotto).

Ma perché stiamo parlando di questa famiglia di pastai torresi? Semplicemente perché ricorre il centenario della nascita di Vincenzo Cardone (nella prima foto con la moglie), padre di Lina, che è stato il primo a produrre in casa pasta fresca insieme alla moglie Anna Cira Zingone. Vincenzo è nato il 26 aprile 1925 a Boscotrecase, alle undici del mattino, in via Rota. La madre è Serafina Sorrentino, ha trent'anni, e il padre Salvatore ne ha trentacinque, entrambi nati anch' essi a Boscotrecase.

Vincenzo è il secondo figlio maschio, ha un fratello più grande, Giuseppe, e dopo di lui ne nasceranno altri due, Raffaele e Luigi. Ha anche due sorelle, Michelina e Anna.

Da ragazzo incomincia a lavorare nel pastificio "Gallo", in via Vittorio Veneto a Torre Annunziata. Lo stesso dove già lavorano il padre, lo zio Pietro e il fratello Giuseppe. Da giovanotto conosce Anna Cira Zingone, nata a Torre Annunziata l'11 marzo 1927. La sposa il 5 aprile 1952 ed hanno sei figli, tre maschi e tre femmine: Salvatore, Giuseppe, Raffaele, Serafina, Fortuna e Lina. Quando la loro famiglia incomincia a diventare numerosa, Vincenzo e la moglie iniziano a produrre pasta fresca, orecchiette, fusilli, gnocchi, stesi su dei telai per asciugarli al sole.  La loro casa, a poco a poco, si trasforma in un piccolo laboratorio artigianale di pasta che vendono ai primi affezionati clienti. È il 1959, Vincenzo e Anna Cira vedono subito i risultati positivi del loro duro lavoro. Lui è ancora un operaio nel pastificio "Gallo" e lo sarà fino al 1970, quando l'opificio di via Vittorio Veneto chiude e rimane disoccupato.

Si concentra allora tutto sull'attività di famiglia, aiutato anche dai figli. Poi decide di partire "da emigrante", all'età di circa cinquant'anni, nel 1974, e va a fare il  bidello in una scuola di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna. La stessa scelta la fa il fratello Giuseppe che prende servizio in un istituto scolastico del quartiere Pilastro alla periferia di Bologna.

Ritornano insieme a Torre Annunziata per trasferimento nel 1976, Vincenzo presso l'istituto superiore "Marconi". Andato in pensione, muore all'età di ottantadue anni, il 12 marzo 2007. La moglie era deceduta molti anni prima, a cinquattaquattro anni, il 31 gennaio 1981. L' attività di pastai la continuano la figlia Lina con il marito Luigi Cuomo e ora lei, dopo la perdita del coniuge, con i figli Salvatore e Vincenzo e le nuore Angela e Bruna. Sono trascorsi oltre 65 anni da quel lontano 1959, ma la tradizione pastaia della famiglia Cardone e Cuomo continua ancora.

Oramai è molto conosciuta la bontà della loro pasta e ogni giorno, soprattutto nei week end e nei giorni festivi, tantissimi cittadini di Torre Annunziata e anche dei paesi vicini sono lì a comprare la loro pasta, avendo una grande varietà di scelta. Così questa famiglia, come tantissime altre nel corso degli ultimi due secoli, rappresenta oggi la vitalità dell'Arte Bianca a Torre Annunziata.

(Nella prima foto, il passato, nella seconda il presente, nella terza il futuro di "Pasta Storta". Foto di Ciro Servillo).