A sei mesi dall’insediamento della nuova amministrazione comunale di Torre Annunziata, guidata dal sindaco Corrado Cuccurullo, la giunta sta approntando la proposta di bilancio di previsione 2025 da sottoporre, poi, si presume entro questo mese, all’approvazione del consiglio comunale (il termine, seppur non perentorio, era il 31 dicembre 2024).
Si tratta di uno dei cardini intorno al quale ruota la vita dell’amministrazione. Il bilancio di previsione, infatti, è un documento programmatico tramite il quale l’ente comunale autorizza le spese che i singoli assessorati potranno sostenere nel corso dell’anno seguente (esercizio). Queste uscite vengono messe in relazione alle entrate che il Comune prevede di avere, in modo da fornire una giusta copertura finanziaria delle spese.
Non entrerò nel merito di quelle che sono le prerogative proprie di giunta (proposta) e consiglio comunale (approvazione), ma mi permetterò di dare qualche suggerimento.
Durante il mio mandato di assessore a Bilancio e Attività Produttive (primo decennio del 2000) introdussi alcune agevolazioni per gli operatori di commercio, dell'artigianato e dei servizi.
In sostanza per combattere la desertificazione delle attività economiche nel sud della città (ovvero nell’area delimitata dalla zona franca urbana), dove c’è un’alta percentuale di negozi chiusi, venne introdotto l’esenzione della Tari (tassa sui rifiuti) per 4 anni per chi apriva una nuova attività commerciale-artigianale-servizi, e per 2 anni per chi l’apriva fuori dalla Zfu. Questa misura non comporta stanziamenti di risorse in bilancio, quindi basta la semplice volontà di introdurla.
Inoltre, ma questa misura abbisognerebbe di una posta in bilancio, si potrebbe introdurre un contributo fitto da parte del Comune solo però per chi inizia una nuova attività economica nell’area delimitata dalla Zfu. Questa misura fu proposta e regolamentata dal sottoscritto, allora consigliere comunale (1998), insieme al collega Giuseppe Gallo, quando era assessore al Commercio Pierpaolo Telese.
Oltre a queste misure, ma sembra che già si stia operando in tal senso, si potrebbe reintrodurre tutta una serie di agevolazioni fiscali Tari per determinate categorie di contribuenti, tra cui i commercianti della zona sud della città.
Un ultimo aspetto. Con l’apertura del centro commerciale Maximall Pompeii, il Comune di Torre Annunziata dovrebbe usufruire di maggiori entrate per la Tari, il che comporterebbe, di conseguenza, una diminuzione della tassa per tutti i contribuenti. Ma sembra che tali previsioni non saranno considerate nel calcolo delle aliquote per l’anno 2025.
Infatti, secondo le informazioni da noi raccolte, sembrerebbe che il centro commerciale smaltisca autonomamente i propri rifiuti, in tal caso il Comune dovrebbe applicare solo l’aliquota fissa e non anche quella variabile. Ma al momento l’Ufficio finanziario non è in possesso di informazioni utili tali da permettere di reimpostare le nuove aliquote Tari in base alle nuove entrate del Maximall.
In sostanza i contribuentoi torresi, per l'anno 2025, non dovrebbero beneficiare, in termini fiscali, dell'apertura del centro commerciale Maximall.