Ripetitore a Rovigliano. Il Tar della Campania, a cui si erano rivolti molti residenti, "accoglie l'istanza dei ricorrenti e sospende l'efficacia della determina dirigenziale del Comune di Torre Annunziata del 17 luglio 2024, con contestuale inibizione alle società controinteressate, intimate dell'effettuazione dei lavori per la realizzazione della infrastruttura per le comunicazioni. Inoltre fissa per la trattazione del merito l'udienza del 9 gennaio 2025”.
Come già riportato in un precedente articolo, una piccola zona demaniale sita in via Piombiera è stata oggetto di interesse delle compagnie telefoniche al fine di installare in quella area un ripetitore per la rete di nuova generazione (5G).
ll Comune di Torre Annunziata, nella persona del sindaco Cuccurullo, ha dimostrato immediatamente la sua vicinanza ai cittadini deliberando la sospensione dei lavori ed impedendo, temporaneamente, l’installazione del ripetitore, deliberata dalla Commissione Straordinaria.
Al contempo i cittadini di Rovigliano si erano costituiti in un Comitato, facendo sentire la loro voce con una petizione composta da più di 1.000 firme raccolte in brevissimo tempo.
Il motivo per il quale gli abitanti di Rovigliano e Torre Annunziata si sono interessati alla vicenda, opponendosi a tale installazione, non è certamente espressione di una volontà contraria allo sviluppo tecnologico. Il Comitato “No Ripetitore”, infatti, non è contro l’innovazione tecnologica, ma si batte affinché un territorio già martoriato dalla presenza della foce del Sarno - noto come uno dei fiumi più inquinati d’Europa - nonché dalla esistenza di una centrale elettrica, la quale è stata più volte oggetto di incendi dovuti a guasti e temporali, non sia ulteriormente deturpato e “avvelenato” dalla installazione di una antenna di 30 metri a pochi passi dalle abitazioni dei cittadini.