La giunta di Torre Annunziata, guidata dal sindaco Corrado Cuccurullo, approva il regolamento per la disciplina dei Comitati di quartiere.
Nel corso della riunione che si è tenuta ieri, giovedì 20 marzo, l’assessore Luisa Nastri ha presentato la proposta di Regolamento per la costituzione e il funzionamento dei comitati di quartiere. La proposta, approvata dall’esecutivo, adesso sarà messa all’ordine del giorno in un prossimo Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.
La suddivisione della città in sette macroaree
La città è stata suddivisa in sette macroaree: Oncino, Deriver-Rovigliano, Corso e Circumvallazione e via Vagnola, Carminiello-Torre Centrale, Annunziata, Penniniello e Provolera.
“Con questo regolamento diamo una risposta concreta all’esigenza dei cittadini che intendono essere parte attiva e concreta alla vita democratica – spiega l’assessore Luisa Nastri –. I cittadini delle diverse aree potranno assumere funzioni propulsive e i comitati devono essere rappresentativi di un’area omogenea e sufficientemente vasta”.
Possono aderire al Comitato tutti i cittadini residenti in quell’area che abbiano compiuto 16 anni, i titolari di attività commerciali o studi professionali e i rappresentanti delle associazioni che hanno sede in quella determinata area.
“Per costituire un comitato è necessario un numero minimo di 30 persone i quali eleggeranno un Coordinatore, che dura in carica un anno. Previsti per ogni Comitato anche un Direttivo e un segretario – spiega l’assessore -. La partecipazione è gratuita e volontaria e senza scopo di lucro. Sono vietate le riunioni dei Comitati nelle sedi di partiti e movimenti politici e non possono assumere il ruolo di coordinatore persone esposte politicamente e che hanno ruoli nella pubblica amministrazione”.
“E’ uno strumento per promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita organizzativa, sociale e culturale della comunità – afferma il sindaco Corrado Cuccurullo –, utile anche per ridurre le distanze tra la cittadinanza e la pubblica amministrazione. I comitati di quartiere possono rappresentare delle vere e proprie sentinelle sul territorio per segnalare istanze, esigenze specifiche e proporre idee e soluzioni”.