Svanisce il progetto di riportare il Centro per l’Impiego a Torre Annunziata.
Come scrivemmo in un articolo di giugno dell’anno scorso, la Commissione Straordinaria rispose all'avviso di manifestazione di interesse della Regione Campania per la ricerca di sedi in cui ospitare il CPI o lo Sportello di prossimità dell'erogazione dei servizi per il lavoro, attualmente ubicato a Pompei in via Mazzini.
I locali individuati dalla Commissione furono quelli di Traversa Siano (vedi foto), nei pressi dell'istituto Marconi-Galilei, in un immobile confiscato alla camorra e articolato su più livelli.
La Regione, invece, come ha dichiarato il consigliere regionale Severino Nappi nel corso del Question time tenutosi ieri, ha scelto quale sede del CPI il comune di Boscoreale.
“Questa mattina scopriamo che la Regione combatte la camorra e la disoccupazione ‘a metri quadri’, anteponendo la cieca burocrazia alla realizzazione di strutture fondamentali per la collettività – dichiara Nappi -. Di fronte alla possibilità di aprire un centro per l’impiego a Torre Annunziata, in un immobile sottratto alla criminalità organizzata e già pronto all’uso, si preferisce individuare un’altra sede, il cui utilizzo, per giunta, impone una preventiva e costosa ristrutturazione, con inevitabile spreco di risorse pubbliche. Questo è l’esempio lampante di come l’Amministrazione regionale affronta le criticità e lavora per il recupero e il rilancio di territori ad alta densità malavitosa e con elevati tassi di disoccupazione”.
Eppure Torre Annunziata è il comune con il più alto numero di abitanti, e disoccupati, dei cinque di competenza del Centro per l’Impiego (Boscoreale, Pompei, Trecase, Boscotrecase), sede del CPI fino al 2018, da quando, cioè, furono chiusi per ragioni di spending review i locali di via Castriota.
Una decisione, quella della Regione Campania, abbastanza discutibile contro la quale sarebbe opportuno che il sindaco oplontino Corrado Cuccurullo intervenisse per far sentire le sue ragioni, che sono quelle di una comunità intera.