Commercio in forte crisi a Torre Annunziata. Dopo la recente chiusura di due esercizi commerciali alimentari in piazza Cesaro, abbassa la saracinesca anche il supermercato di Raffaela MantoEmmelunga” di corso Umberto I.

Un’attività che resisteva da ben 23 anni e che ora chiude i battenti a causa di spese non più sostenibili e di entrate progressivamente ridotte.

Le aperture dei supermercati Deco, a cento metri di distanza, e Conad, in via vittorio Veneto, sommate alla diminuzione dei consumi a causa di un aumento generalizzato dei prezzi, con conseguente perdita del potere di acquisto da parte dei consumatori, sono le cause principali di queste chiusure. Se si pensa, inoltre, che tra non molto dovrebbero riaprire gli ex supermercati Pettorino (corso Umberto e Largo Fabbrica d’Armi) con una nuova gestione, si capisce bene che per le “piccole” attività commerciali ormai non c’è più futuro.

“Siamo arrivati al capolinea”. Inizia così il post di Raffaela Manto sulla sua pagina di Facebook. “Con grande dispiacere, ma grande dopo 23 anni di attività e grande fatica, devo comunicare che purtroppo non riapriremo.

Ormai avere un'attività è diventato un lusso e dopo tanti, ma tanti sacrifici è andata a finire così. Questa porta chiusa e stata un po’ come quando ho chiuso quella dei miei genitori. Sono cresciuta in questo negozio ma comunque spero in futuro migliore”.

Poi Raffaela si rivolge alla sua ex clientela: “Volevo ringraziare tutti, ma proprio tutti perché per me non eravate clienti ma una famiglia. E mi mancherete, chi in un modo chi nell'altro. Ho instaurato con voi un rapporto che va oltre quello del negozio. Cosa dire, vi abbraccio tutti e speriamo bene per noi, anche se non è semplice. Un bacio Raffaela”.

Un triste epilogo per chi con passione, abnegazione e sacrifici ha portato avanti per 23 anni un’attività commerciale in una città difficile come Torre Annunziata.

E a ben vedere, nell’ultimo periodo sono ben tre, oltre Emmelunga, le attività che hanno chiuso i battenti a pochi metri di distanza l’una dall’altra: la scuola guida, un negozio di telefonia e il Caffè del Corso (trasferito in via dei Mille).