A cura della Redazione

Stamattina è incominciata l'installazione delle luminarie sul corso Umberto I, ovvero nella parte della città rimasta senza a causa del forfait della ditta che si era aggiudicata l’appalto (al momento sono sconosciuti i motivi di tale defezione).

L’amministrazione ci ha messo una pezza delegando il parroco don Paolino Franzese, neo rettore della Basilica della Madonna della Neve, a completare l’opera già iniziata con le luminarie di piazza Giovanni XXIII e gran parte di corso Vittorio Emanuele III (una delle due ipotesi che avevamo prospettato in un precedente articolo). E' molto probabile che ulteriori donazioni a favore del Comune oplontino per la ricorrenza della festa siano state dirottate alla Basilica, il che ha permesso al parroco di appaltare nuove installazioni.

Va detto però, che si tratta di mezze arcate di luci, distante una quarantina di metri l'una dall'altra, a causa della scarsa disponibilità di risorse. Comunque meglio di niente.

L’installazione, come sopra detto, è iniziata questa mattina creando non poche difficoltà al traffico cittadino, già di per sé caotico alla viglia della giornata clou dei festeggiamenti, con la processione della Madonna della Neve. Purtroppo, però, non si poteva fare altrimenti se si voleva completare il montaggio entro la giornata di oggi, e di ciò va dato atto al neo assessore ai Lavori Pubblici Daniele Carotenuto di essersi impegnato oltre misura per riuscire nell’impresa.

Quello che bisognerebbe capire, invece, è perché la ditta che si è aggiudicata l’appalto poi si è tirata indietro, e perché non si è provveduto immediatamente con un affidamento diretto (invece di aspettare l’ultimo giorno con una soluzione diversa), visto che l’importo dell’appalto (44mila euro comprensivo d’Iva) era ben al di sotto della soglia massima (150mila euro).

Diamo tempo al sindaco Corrado Cuccurullo di fare esperienza, ma se dovessimo esprimere un giudizio sul come è stata gestita questa prima fase della festa (tra luminarie non installate e alberi non potati), diremmo che l’approssimazione l’ha fatta da padrone.

A proposito degli alberi non potati sui corsi principali della città, impedendo la vista ai residenti dei primi piani dei palazzi: a chi afferma che questo non è il periodo ideale per la potatura, facciamo presente che da decenni gli alberi vengono potati prima della Festa del 22 ottobre, e non ci sembra che nel frattempo le piante siano tutte seccate. Anzi, fioriscono più di prima…