Un temporale a ciel sereno quello che si è scatenato all'istituto "Graziani" di Torre Annunziata, con indirizzo enogastronomico e alberghiero, a causa del trasferimento della dirigente Anna Maria Papa (nella foto) presso un istituto di Nola, dopo l'accorpamento degli istituti "Graziani" e "Cesaro-Vesevus". Una decisione che ha dell'incredibile, se non altro perché contravviene a criteri e regole scritte.

IL FATTO – A seguito delle operazioni di dimensionamento della rete scolastica, l’istituto “Graziani” , ha accorpato il “Cesaro-Vesevus”, entrambi con sede a Torre Annunziata. La fusione delle scuole prevede espressamente che nell’individuazione del dirigente che subentrerà nella nuova Istituzione siano osservati determinati criteri indicati nel CCNL, quali le esperienze professionali e competenze maturate; il maggior numero di anni nella sede di servizio sottoposto a dimensionamento; la doverosa tutela del dirigente della scuola accorpante (il “Graziani”), che subentra nella posizione dirigenziale della nuova Istituzione.

Il DECRETO DI NOMINA - Prendendo a riferimento questi criteri, notiamo che la prof. Anna Maria Papa vanta 10 anni di servizio presso il “Graziani” e 28 anni di dirigenza presso le scuole del territorio. Senza considerare che l’istituto accorpante è il “Graziani”.

La dirigente del Cesaro-Vesuvus (istituto accorpato), invece, vanta un’esperienza di appena 8 mesi, da gennaio 2024.

Ebbene seguendo questi criteri era del tutto naturale che la dirigente del nuovo istituto fosse la prof. Papa, peraltro residente a Torre Annunziata, anche in considerazione del lavoro fin qui svolto nella scuola e nel territorio a favore della comunità. Invece il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, dott. Ettore Acerra, firma un decreto e nomina la prof. Tramontano a dirigente del nuovo istituto, trasferendo la prof. Papa a Nola, a qualche anno dalla pensione.

LA PETIZIONE - Tale provvedimento ha sollevato un vero e proprio tsunami all’interno del “Graziani”. Alle rimostranze della dirigente Papa, che ha inoltrato reclamo all’Ufficio Scolastico Regionale, si sono aggiunte quelle delle organizzazioni sindacali (RSU), con un’istanza indirizzata al dott. Acerra, nella quale si chiede di rivedere le proprie decisioni, ed una petizione di tutto il personale docente che chiede “una rettifica del decreto al fine di confermare e assegnare la prof. Papa nella sede di servizio attuale”.

CONSIDERAZIONI - Noi non sappiamo cosa c’è dietro ad una decisione, ma se le cose stanno così come ci è stato raccontato, non c’è una strada diversa da quella di una rettifica del decreto e, qualora non ci fosse risposta da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, il ricorso dell’interessata al giudice del lavoro.

Il vero problema, però, è un altro ed è molto più profondo. Qui non si tratta di fare il “tifo” per l’una o l’altra dirigente, qui si tratta di far rispettare le regole. E qualora queste fossero calpestate in un’istituzione scolastica, dove si forma la classe dirigente del futuro, ci spiegate quale segnale diamo ai nostri giovani?