La pandemia da Coronavirus non si arresta. A Torre Annunziata i casi di contagio aumentano e le mura della nostra città sono infestate da manifesti funebri. Troppi decessi, troppi concittadini passati a miglior vita a causa di questo male che non accenna a scomparire.
Tra le tante vittime Covid anche la signora Maria Lanzara. Una madre e nonna che ha lasciato la terra troppo in fretta e da sola.
Maria Lanzara è stata la prima donna a Torre Annunziata a dar vita ad una stazione radiofonica. Radio linea centro, in via Antonio Bucca.
Erano gli anni ‘70 quando la signora Maria insieme a suo marito Tullio Loreti apre una stazione radiofonica. Musica napoletana e italiana. Un successo dietro l’altro. I cantanti dell’epoca riconoscevano nella radio di Torre Annunziata un trampolino di lancio. Per oltre 30 anni la radio è stato punto di riferimento per cantanti ma anche per molti giovani e ragazze della città che hanno condotto le trasmissioni.
Ma la vera punta di diamante era la personalità della signora Maria Lanzara.
Sempre sorridente, allegra. Aveva un sorriso contagioso. I suoi occhi dolci trasmettevano affetto a chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerla.
Difficilmente era triste, non si è mai arresa di fronte alle difficoltà. Ha condotto la sua radio al successo locale. Ha cresciuto quattro figli, Imma, Lucia, Alfeo, Antonella, all’insegna del rispetto. Ha trasmesso loro i giusti valori della vita.
Una nonna attenta e premurosa. Sempre pronta a stendere la mano a chi ne aveva bisogno. Era l’icona del quartiere. Nonostante le difficoltà che la vita spesso ti presenta, la signora Maria non ha mai gettato la spugna. Ha affrontato il bene e il male col sorriso. I suoi occhi, così teneri hanno lasciato un segno che difficilmente si potrà dimenticare.
Era una donna forte la signora Maria, sì, ma di fronte a questo mostro invisibile, il sorriso e la sua vitalità, non l’hanno salvata. Ha dovuto cedere Maria.
Per chi la conosceva sa che, se esiste un’altra vita dopo la morte, Maria ora rallegrerà il paradiso. Il suo sorriso e la sua dolcezza resteranno nei cuori di chi l’ha vissuta. Certi che anche lì canticchierà qualche melodia napoletana, portando un po' di “Radio linea centro” tra gli angeli.