La Mostra sui reperti archeologici rinvenuti nelle Ville A e B di Oplontis, allestita a Palazzo Criscuolo, ha di fatto trasformato la Casa comunale in un museo permanente.
La volontà dell'Amministrazione guidata dal sindaco Giosuè Starita è quella di rendere la sede municipale un centro di cultura a disposizione del territorio, dove ospitare anche convegni e manifestazioni ed esposizioni artistiche.
Necessariamente, gli uffici che prima erano situati a Palazzo Criscuolo hanno dovuto subire il traferimento di sede. Così, dopo lo spostamento del Consiglio comunale e delle stesso sindaco in via Provinciale Schiti (sede comunale di Rovigliano), cambiano ubicazione anche quelli della Polizia Municipale e della Protezione Civile, dirottati nella scuola elementare del III Circolo Didattico del rione Penniniello, ristrutturata grazie ai fondi stanziati per il Contratto di Quartiere. Nella ormai ex sede dei caschi bianchi in piazza Nicotera saranno dislocati l'Ufficio Protocollo (che si sposterà dal piano terra di Palazzo Criscuolo), quello dei Messi Notificatori, l'Ufficio Delibere e l'Archivio Storico.
L'asilo nido comunale di via Poerio traslocherà nei nuovi locali appena ristrutturati di via Parini (ex scuola Manzoni), e i locali di via Poerio ospiteranno il Centro Anziani di via dei Mille, per il quale il Comune versava un consistente fitto mensile.
A Palazzo Criscuolo, infine, si stabilirà l’Ufficio Cultura, Sport e Turismo, che lascerà lo stadio Giraud.
«La mostra sui reperti archeologico di Oplontis - ha spiegato il sindaco Starita - finora ha superato i 10 mila visitatori, in considerazione che, oltre ai biglietti staccati in sede, ha ospitato migliaia di ragazzi delle scuole, oltre ai visitatori che vi hanno avuto accesso con il ticket scavi-mostra. Questo straordinario successo ci conforta nella decisione di destinare Palazzo Criscuolo a sede per esposizioni e convegni; era dunque necessaria una ottimizzazione e razionalizzazione degli uffici, che abbiamo compiuto ottenendo tre risultati: in primis, abbiamo portato in un quartiere disagiato come il Penniniello, oggetto tra l’altro di interventi straordinari di risistemazione come i Contratti di Quartiere I e II, una presenza delle forze di polizia che contribuirà al recupero della vivibilità; poi, abbiamo ottenuto una più efficace armonizzazione degli uffici, creando una rete sinergica interconnessa. Infine, abbiamo eliminato del tutto i fitti passivi, sistemando - conclude il primo cittadino - tutti gli uffici in immobili di proprietà comunale».
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